Il surf metropolitano in skate fra clochard, bidoni e ghisa

Il "salto della turista" sul web raccoglie 45mila visualizzazioni

Skater senza regola

Skater senza regola

Milano, 7 dicembre 2017 - Un muretto di marmo? Diventa una pista. Un cestino dei rifiuti rovesciato un ostacolo da superare. E - udite udite - persino i clochard stesi sul pavimento si trasformano in un «cordone» su cui saltare, puntando ad atterrare sul pavimento senza intoppi. Non c’è limite alla fantasia e alle folli sfide degli skateboarder urbani che ritagliano per sé pezzi di città. E pazienza, dal loro punto di vista, se talvolta si urtano passanti o si inciampa sul trolley di un viaggiatore. Oppure se si rovinano cordoli e lastre di pietra come accaduto in passato al quartiere Le Terrazze. Meglio ancora se si alza sempre di più l’asticella del limite fino a sfrecciare come bolidi in mezzo a due auto della polizia locale. Vedere per credere: le imprese vengono immortalate e poi pubblicate su Instagram in decine di video e foto.

Tra i luoghi privilegiati per «surfare» e saltare con gli skateboard: piazza Duca D’Aosta, di fronte alla stazione Centrale, ma anche il pavè accanto alla Darsena, la zona del Castello Sforzesco e in generale le aree che alternano parti pianeggianti a scalini, aiuole, pedane e muretti. Il richiamo degli scenari urbani attira più delle piste ad hoc per gli skateboard, che in città non mancano. Basti ricordare quelle esistenti al Parco Lambro, a Gratosoglio e in viale Campania. Ma veniamo ai video: la performance di un ragazzo con tuta grigia e cappuccio che mostra le sue evoluzioni e urta un passante con la valigia di fronte alla stazione Centrale ha conquistato oltre 45mila visualizzazioni su Instagram dal 3 novembre a oggi. Lo stesso protagonista, in maglietta e pantaloni extralarge, mostra un’altra impresa: passa in mezzo a due auto dei ghisa.

Un altro  posta invece il video del «salto del clochard» sotto il portico di via Vittor Pisani a pochi passi. Poi c’è un terzo che pubblica un video con imprese che lasciano a bocca aperta: prende velocità e sale su statue, pedane, muretti, anche su tavoli e panchine. Senza nessuna paura delle pendenze né di sfrecciare semisospeso nel vuoto. Ancora, ecco le imprese di un altro che salta su un newjersey di cemento antiterrorismo in pieno centro. Sfide si disputano pure nei parcheggi sotterranei dei supermercati. Non è una novità vedere giovani che «strisciano» sulle pareti con gli skateboard e e saltano su pali antisosta e bancali posizionati appositamente a terra. «Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da comitati e cittadini – afferma Fabiola Minoletti, del comitato Abruzzi-Piccinni e vicepresidente del Coordinamento comitati milanesi –, chiediamo una maggiore regolamentazione del fenomeno affinché ci sia più rispetto di persone e manufatti, soprattutto considerando che in città esistono le piste dedicate a questa disciplina».

 

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