Scuola in Lombardia, valanga di supplenti a settembre

Cgil all’attacco: "Basta bluff, 15mila cattedre vuote in Lombardia". Il Miur: concorsi in arrivo

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Milano, 18 luglio 2019 - «Mancano gli insegnanti in Lombardia. E per la prima volta quest’anno sono mancati anche i supplenti per le scuole primarie oltre che per matematica: non ci sono più candidati in graduatoria e le persone se ne stanno andando dalla scuola prima possibile. C’è un problema di programmazione e non solo: dobbiamo chiederci perché una professione così importante abbia perso il suo valore». A lanciare l’allarme, numeri alla mano, è Tobia Sertori, segretario generale Flc Cgil Lombardia: ad oggi sono scoperte in regione quasi 15mila cattedre.

E la prima emergenza si chiama sostegno: 5.608 i posti vuoti. «Ma se ne dovranno aggiungere altri settemila in deroga ad agosto e saranno tutti coperti da supplenti senza specializzazione perché mancano gli abilitati», ricorda Sertori. Quest’anno andranno in pensione 5.500 insegnanti.Risultato: una valanga di supplenze e reggenze anche quest’anno. E la Flc Cgil punta il dito «sulle bugie del ministero sulle stabilizzazioni»: «Delle 58.627 immissioni in ruolo nazionali per settembre annunciate dal ministro Marco Bussetti, di cui siamo ancora in attesa di conoscere la distribuzione, la metà non verranno effettuate per mancanza di candidati nelle graduatorie: sostegno in primis, ma anche lettere, matematica, fisica, informatica, meccanica,... Un bluff, di cui il ministero è consapevole. E così, se lo scorso anno in Lombardia sono state assegnate 37mila supplenze, è facile prevedere per settembre il superamento di tale numero e abbondantemente». E ancora: «Il governo giallo-verde sta drenando risorse dal capitolo scuola verso azioni politiche di breve durata e prettamente elettorali; nessuna risorsa e nessun investimento sull’istruzione. Chi dice che con l’autonomia regionale le cose si sistemerebbero sostiene un altro bluff». «Il vero problema - ribatte Massimiliano Sambruna, segretario generale Cisl Scuola - è la mobilità e l’assegnazione provvisoria anche sul sostegno. Se il lavoro è qui, a Milano e in Lombardia, si deve restare per almeno un quinquennio. Sulle nuove assunzioni ci sarà il vincolo di quattro anni, ma per quest’anno è stata firmata ancora la mobilità. Dietro questi numeri, poi, c’è una responsabilità politica lunga 20 anni. Resta la domanda: come mai la professione del docente non è più appetibile in Lombardia? Serve uno studio ad hoc». Nel frattempo a Milano oggi ci sarà una riunione-fiume sull’organico per settembre e dal Miur fanno sapere «che sono in corso le operazioni di avvio del nuovo anno scolastico. E con notevole anticipo».

Il Ministro ieri ha incontrato i direttori degli uffici scolastici regionali per seguire passo passo le procedure. Nelle prossime settimane partiranno le assunzioni in ruolo per la sostituzione dei pensionati e la copertura dei posti vacanti. I posti scoperti saranno assegnati a supplenti annuali come ogni anno. «Proprio per dare una risposta al precariato il ministro Bussetti sta avviando una nuova stagione di concorsi, come più volte annunciato - ricordano dal ministero -. La prossima settimana sarà pubblicato un bando da 17mila posti per la scuola dell’infanzia e la primaria. Entro fine anno sarà bandito il concorso per la scuola secondaria: 24mila posti andranno ai laureati che intendono intraprendere la carriera dell’insegnamento, altri 24mila ai precari storici che da insegnano già da anni nelle scuole italiane e verranno stabilizzati. Nel frattempo il ministro ha già predisposto un decreto legge che sarà discusso a breve in Consiglio dei ministri che prevede, fra l’altro, la proroga delle graduatorie del concorso 2016 per poter assumere sui posti vacanti di quest’anno e garantire insegnanti stabili in cattedra».

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