Sul fiume sì, ma navigando tra testimonianze del passato e ghiottonerie gastronomiche

Settimana di Ferragosto in Martesana, una scelta diversa per chi resta a casa. In machina o attraverso numerose piste ciclabili, per gli appassionati delle due ruote, è facile raggiungere corsi d’acqua, parchi naturali e location storiche che ricordano il passaggio nei Comuni di Milano est dei personaggi che hanno fatto la storia. Fra le iniziative da vagliare spicca quella offerta da Claudio Corso che invita a navigare sull’Adda a bordo del suo Romulus tra vegetazione e fauna da ammirare che sono di casa lungo il fiume nel territorio di Trezzo sull’Adda. Un’imbarcazione in grado di ospitare fino a 48 passeggeri. La crisi idrica non preoccupa, in quel tratto di fiume l’acqua non manca per consentire la navigazione del ristorante galleggiante. "Siamo specializzati in questa attività, binomio di turismo e ristorazione – spiega Claudio Corso amministratore della Bluerive srl – dal 2012 con la nostra imbarcazione navighiamo sul fiume Adda qui a Trezzo, offrendo servizi di ristorazione e percorsi turistici aperti a tutti: giovani e famiglie". Due i risotranti gestiti dalla società il Corbara Bistrot ancorato sulle sponde dell’Adda a Trezzo e il Romulus, imbarcazione che consente consumazioni di ristoro navigando sul fiume. Tra un brunch e un aperitivo, la navigazione a bordo del Romulus apre a scenari unici osservati dal fiume e raccontati da esperti conoscitori di quei luoghi. Si può ammirare la centrale idroelettrica Taccani, capolavoro dello stile Liberty cattedrale dell’energia. Struttura che si integra perfettamente nel paesaggio naturale in quell’angolo trezzese sull’Adda. Si giunge poi in un’oasi naturale dove, a secondo del periodo, si possono ammirare diverse specie animali tra cui cigni, svassi, folaghe, tartarughe d’acqua e germani reali. Il tragitto prosegue in direzione Porto d’Adda per raggiungere Villa Paradiso, dove la natura circonda ogni angolo visibile.

A rotta invertita, si costeggia la parte opposta per raggiungere poi la vecchia spiaggia di sassi delle lavandaie. In quel luogo si apre la pagina del passato legata al Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, che nel 1513 passò da Trezzo e s’innamorò dell’Adda che gli fu d’ispirazione per studi e invenzioni.

Stefano Dati

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