"Subito la pista ciclabile sul ponte della Ghisolfa"

Cittadini e associazioni in presidio per sollecitare il Comune. "Qui 12 scuole e il cavalcavia è un passaggio obbligato per chi vive in Bovisa: basta stallo"

Migration

di Giambattista Anastasio

Un presidio in piazzale Lugano "per sollecitare il Comune a realizzare la pista ciclabile sul ponte della Ghisolfa". Ad organizzarlo, ieri, sono stati circa 300 cittadini, molti dei quali fanno parte di associazioni e risiedono al quartiere Bovisa e, quindi, percorrono quotidianamente il cavalcavia. Non a caso i promotori del sit-in hanno sottolineato come in prossimità del ponte ci siano 12 istituti scolastici: scuole materne, primarie, secondarie di primo e secondo grado. Nel quartiere Cagnola, dalla parte di via Mac Mahon, ci sono la scuola elementare Rinnovata Pizzigoni, la scuola media Puecher, il liceo scientifico Bottoni, la scuola materna ed elementare Dante Alighieri, l’asilo nido in Castellino da Castello. Dall’altra parte, alla Bovisa, ci sono la primaria Leopardi, la secondaria di primo grado Ermanno Olmi, la primaria Marie Curie e tre materne (via Imbriani, via Catone e via Guicciardi). La proposta di realizzare una corsia ciclabile sul Ponte della Ghisolfa nasce dalla necessità di permettere ai ciclisti di percorrere in sicurezza il cavalcavia che collega proprio i quartieri Cagnola e Bovisa. E, ricordano i promotori, "la proposta di una ciclabile sul ponte è stata presentata al Bilancio partecipativo del Comune, edizione 2017-2018, risultandone vincitrice con un budget stanziato di 250.000 euro. Nonostante diversi momenti di co-progettazione e di verifiche tecniche, l’errata valutazione della fattibilità della proposta in fase iniziale ne ha impedito la realizzazione fino ad oggi. Ora è in corso un nuovo processo di co-progettazione con l’amministrazione che ha trovato soluzioni alternative per tracciare questa corsia, ma i tempi di realizzazione sono molto lunghi: con questa manifestazione chiediamo al Comune di cambiare passo".

Presente alla manifestazione anche Beatrice Macrì, 27 anni, che il 17 luglio 2021, mentre pedalava in sella alla sua bicicletta proprio sul ponte della Ghisolfa, fu investita da un’auto. Un incidente grave, per il quale rimase in coma dieci giorni. Ancora oggi Beatrice sta lavorando per un pieno ritorno alla normalità. "Realizzare una pista ciclabile su questo cavalcavia ha un’importanza incredibile perché è un passaggio obbligato per chi come me abita in Bovisa e perché qui le auto sfrecciano e le biciclette sembra non debbano avere alcuna chance, alcuno spazio. Io che ho letteralmente rischiato la vita ne so qualcosa". "Con mio figlio usiamo la bicicletta per spostarci da una zona all’altra, da un quartiere all’altro – conferma Gabriel Donati, presente al sit in – considero il Ponte della Ghisolfa uno degli attraversamenti più pericolosi della città".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro