Sub milanesi scomparsi nel nulla in Indonesia: si muove l’ambasciata

A sei anni dalla scomparsa, la sorella di Alberto: "Noi continuiamo a lottare". Richiesto lo spostamento dell'indagine a Jakarta

Alberto Mastrogiuseppe, Michela Caresani e Daniele Buresta

Alberto Mastrogiuseppe, Michela Caresani e Daniele Buresta

Milano, 15 agosto 2021 - "Siamo in contatto con l’Ambasciata italiana in Indonesia, la quale ha chiesto verbalmente che la competenza delle indagini sulla scomparsa dei ragazzi sia trasferita nella capitale, passando quindi a Jakarta dall’isoletta di Sangalaki, dove al momento tutto resta affidato alla polizia del posto. Siamo in attesa di sviluppi. La pandemia, certo, ha rallentato tutto. Ma noi non ci arrendiamo: vogliamo sia fatta luce sulla vicenda". Ricorre oggi il sesto anniversario della scomparsa dei tre milanesi Alberto Mastrogiuseppe, che 6 anni fa aveva 36 anni, Daniele Buresta, coetaneo, e Michela Caresani, fidanzata di Alberto, allora trentatreenne, spariti misteriosamente nel Borneo durante un’immersione organizzata con una guida del posto nelle acque attorno all’isola di Sangalaki. La sorella di Alberto, Claudia Mastrogiuseppe, tiene i contatti tra l’Indonesia e l’Italia. E ogni anno, con la famiglia, ricorda il fratello e gli altri ragazzi inghiottiti dalle acque organizzando una cerimonia religiosa nel paese di Gattinara, vicino Vercelli, luogo amato da Alberto. "Il dolore non diminuisce. E continueremo a lottare per capire cosa sia successo davvero quel giorno".

I ragazzi erano sub esperti, abituati a esplorazioni negli abissi. Per loro immergersi era una passione: Alberto, dopo gli studi alla Bocconi, lavorava nel campo del marketing bancario. Michela in un centro per disabili, mentre Daniele era un operatore video per web e pubblicità. Quello sarebbe stato l’ultimo svago prima di rientrare a Milano. Ma non sono mai più tornati in superficie. Solo la guida indonesiana si è salvata. Nel gruppo c’era anche una ragazza belga che allora aveva 29 anni, Vana Chris Vanpuyvelde, pure lei scomparsa, mentre è tornata a casa Valeria Baffè, ora quarantenne, che era la fidanzata di Daniele: non aveva partecipato a quella gita ma aveva preferito praticare snorkeling. Dei ragazzi non fu trovato nulla, neppure un pinna né un boccaglio. Le ricerche andarono avanti per giorni, con barche ed elicotteri, setacciando decine di isolotti del luogo. "Non si è saputo nulla, né sono state accertate le responsabilità della guida, nonostante abbia dichiarato di aver lasciato i ragazzi da soli (dopo averli persi di vista a causa della corrente, ndr)", dice Mastrogiuseppe. Non solo: "C’è stato un rimpallo di competenze, da Sangalaki a Jakarta, poi di nuovo all’isola. Noi familiari vorremmo che il coordinamento fosse a Jakarta. A noi familiari è stata chiesta disponibilità a sottoporci a ‘interrogatori’ e abbiamo accettato, purché questo possa avvenire a distanza, considerando anche il Covid. Ma siamo in attesa". Ad agosto del 2017 i ragazzi sono stati dichiarati morti. Ma ancora non si è scoperto cosa sia successo, in fondo al mare.

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