Sub dispersi, le famiglie non cedono: ricompensa per chi aiuta a trovarli

Dispersi Daniele Buresta, di 36 anni, il coetaneo Alberto Mastrogiuseppe e la sua fidanzata Michela Caresani, di 33, insieme a una ragazza belga di 29 anni, Vana Chris Vanpuyvelde. di Marianna Vazzana

Daniele Buresta, Michela Caresani e Alberto Mastrogiuseppe: i tre sub dispersi nel Borneo

Daniele Buresta, Michela Caresani e Alberto Mastrogiuseppe: i tre sub dispersi nel Borneo.

Milano, 29 agosto 2015 - «Lauta ricompensa per chi fornirà informazioni utili alla ricerca dei tre italiani dispersi nel mare del Borneo». Le famiglie dei sub milanesi non si arrendono, «l’assenza assoluta di qualsiasi traccia lascia supporre che i ragazzi siano ancora vivi», dice la nota trasmessa ieri, anche alla stampa indonesiana. Il lume della speranza è acceso, il cuore sprona a continuare le ricerche, la mente lavora per scoprire la verità e si cercano testimoni, qualcuno che possa fornire informazioni utili, una pista da seguire, mentre le ricerche continuano nonostante si sia conclusa la fase intensiva (col massimo dispiegamento di forze).

Al lavoro la protezione civile locale e l’ambasciata italiana, fondamentale è il contributo delle famiglie dei sub che, anche grazie a una raccolta fondi lanciata sulla pagina Facebook «Help us to find Alberto in Indonesia», rendono disponibili i mezzi per le attività. Adesso offrono anche una ricompensa a chi potrà dare una dritta. I parenti e gli amici sono convinti che troppi siano i punti oscuri, che qualcuno debba aver visto con i suoi occhi quello che è accaduto nel pomeriggio di Ferragosto, quando i ragazzi si sono immersi in un punto vicino all’isola di Sangalaki, in Indonesia, e non hanno fatto più ritorno alla loro barca. Dispersi Daniele Buresta, di 36 anni, il coetaneo Alberto Mastrogiuseppe e la sua fidanzata Michela Caresani, di 33, insieme a una ragazza belga di 29 anni, Vana Chris Vanpuyvelde.

In un primo momento si era parlato di onde alte e correnti ma «quello era un tratto di mare limpido, battuto da turisti e pescatori e colmo di isole», si legge sempre nella nota trasmessa dai familiari. Peraltro «i ragazzi sono tutti esperti sub, muniti di appropriato patentino». In Indonesia, intanto, sono approdati anche Claudia Mastrogiuseppe, sorella di Alberto, e Guido Lanfossi, un suo caro amico. Tutte le ipotesi restano aperte, nei giorni scorsi l’ambasciatore italiano in Indonesia aveva dichiarato ai microfoni di Agr che «il rapimento non è un’ipotesi che possiamo scartare al cento per cento». A quasi due settimane dalla scomparsa, però, tutto tace e dei ragazzi non c’è traccia, così come di oggetti a loro riconducibili.

Su Facebook, ieri, è stato pubblicato anche il racconto di quel pomeriggio scritto da Valeria Baffè, di 34 anni, fidanzata di Buresta, che quel giorno era insieme al gruppo e che si è limitata a praticare snorkeling nuotando in superficie insieme a un altro ragazzo piemontese. È tornata a terra e, da allora, continua a collaborare con le autorità. Ricorda la sera del 15, i momenti di angoscia: «Siamo completamente in panico, ci danno varie informazioni: ci dicono prima che hanno trovato i quattro e non la guida ma poi si correggono e dicono che hanno trovato la guida e che la stanno portando a Derawan, ma non i quattro. E che una o più barche sono andate a cercarli». Non è ancora finita.

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