Runner stuprata a Locate Triulzi: si cerca un ventenne. Indossava un pile a collo alto

I carabinieri hanno tracciato un identikit sulla base della descrizione fornita dalla donna violentata

La vigilia di Natale non ferma le indagini sullo stupro di una runner 40enne avvenuto ieri, venerdì 23 dicembre, a Locate Triulzi, nel Milanese. Le ricerche si concentrerebbero su un sospetto: un uomo, di età intorno ai vent'anni, alto circa un metro e 70, che parlava con inflessione straniera, probabilmente nordafricana, e che indossava un pile a collo alto, a violentare nel primo pomeriggio di ieri la donna che stava facendo jogging nei pressi di una pista ciclabile, nella zona di Cascina Nesporedo.

L'identikit

In base alla descrizione fornita dalla vittima ai carabinieri, l'uomo aveva carnagione olivastra, capelli ricci corti sulla nuca e sulle tempie e più lunghi sul resto della testa. Indossava un pile a collo alto bianco con cerniera e decorazioni blu. In base a un primo racconto della vittima, l'uomo l'avrebbe bloccata alle spalle mentre faceva jogging e trascinata in un boschetto dove è accaduta la violenza. La donna, sotto choc, ha chiamato il 112 non appena l'aggressore si è allontanato ed è stata trasportata all'ospedale Mangiagalli di Milano.

Le indagini

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo investigativo di Milano e della compagnia di San Donato Milanese che indagano per rintracciare l'autore. L'inchiesta è coordinata dalla procura di Lodi. Nel pomeriggio di oggi, 24 dicembre, i militari sono tornati lungo la ciclopedonale, hanno perlustrato e raccolto nuovi eventuali indizi e referti sul tratto che dalla cascina va verso San Giuliano Milanese. Fra le ipotesi c'è quella che l'aggressore possa aver seguito a distanza la vittima mentre faceva attività sportiva. Solo una volta giunti nel tratto nascosto dalla boscaglia, l'ha aggredita e violentata.

Il luogo della violenza

La vittima è stata trascinata in un boschetto a ridosso della provinciale, un posto spesso luogo di rifugio di disagiati e senza tetto e dove sono visibili i segni del loro passaggio: sedie abbandonate, giacigli di fortuna e rifiuti vari. Le ricerche dell'aggressore proseguono serrate. I Militari stanno controllando tutte quelle aree dismesse della zona. I carabinieri stanno anche verificando i circuiti di videosorveglianza delle zona anche se nei pressi del luogo dell'aggressione non ce ne sono.

Videosorveglianza e fototrappola

Non ci sarebbero nemmeno le fototrappola, le telecamere mobili nascoste sistemate per beccare chi abbandona abusivamente rifiuti. "In quella zona non sono state posizionate. - spiega una delle sentinelle del Parco Agricolo del Sud Milano - le video trappole le gestiscono localmente e sono controllate dalle polizie locali. Non sono indicate altrimenti i trasgressori non vengono individuati ma quella zona è abbandonata in ogni senso".

 

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