Violenza sessuale, stupro di gruppo in piazza Napoli a Milano: preso il terzo aggressore

Erano stati fermati in flagranza un 22enne e un 42enne, mentre il 47enne era riuscito a scappare su un autobus

Carabinieri sul luogo della violenza sessuale in piazza Napol

Carabinieri sul luogo della violenza sessuale in piazza Napol

Milano, 24 agosto 2022 - I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia Magenta hanno arrestato per violenza sessuale un quarantasettenne di origine egiziana, ritenuto dagli investigatori il terzo uomo che avrebbe preso parte allo stupro di gruppo di piazza Napoli ai danni di una quarantunenne brasiliana, avvenuto nella notte tra il 2 e il 3 luglio scorsi.

L'uomo era riuscito ad allontanarsi a bordo di un autobus prima dell'arrivo dei militari, che avevano fermato in flagranza un ventiduenne egiziano e un quarantaduenne guineano. I militari sono partiti dalle testimonianze dei presenti e dall'analisi delle telecamere di videosorveglianza del mezzo pubblico e sono così arrivati a identificare il quarantasettenne, regolare e incensurato, che vive in via Lodovico il Moro e lavora in una panetteria: secondo la ricostruzione dei carabinieri coordinati dal pm Maurizio Ascione, l'uomo avrebbe aiutato gli altri due a trascinare la donna all'interno dell'area verde. 

Si è trattato di uno stupro di gruppo con "modalità brutali", messo in atto "quasi alla vista dei passanti" e ai danni di una "persona palesemente ubriaca e con problemi psichici", trasformata in un "oggetto di piacere" e trascinata "in una zona appartata dei giardini pubblici, respingendo coloro che cercavano di portarla via": così il gip di Milano Massimo Baraldo descrive la violenza sessuale subita dalla 42enne, nell'ordinanza che ha portato in carcere il terzo presunto responsabile degli abusi, il 47enne egiziano Khaled Ghaly, nell'inchiesta dei carabinieri, coordinata dal pm Elisa Calanducci.

Il giudice parla di abusi commessi "in un contesto di degrado, con disprezzo di valori basilari di pacifica convivenza e rispetto dei soggetti deboli". Il gip, inoltre, valorizza le testimonianze di due egiziani, che erano presenti nei giardini quella notte. Entrambi, "notata la scena, erano intervenuti per aiutare la ragazza" ed erano stati allontanati proprio dal 47enne. "Mi ha detto, sempre in arabo, di farmi gli affari miei", ha messo a verbale uno dei testi. Tra l'altro, i due testimoni quasi un mese dopo, il 30 luglio, hanno "riconosciuto e seguito" il 47enne, mentre saliva su un bus e poi, alla fermata di piazzale Lotto, tentava "degli approcci con delle ragazze", che "non gli avevano dato retta". Tra gli elementi a carico dell'arrestato anche le immagini "registrate a bordo dell'autobus" con cui quel mattino del 3 luglio l'uomo si era allontanato dai giardini.

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