Milano, doppio stupro: caccia al maniaco seriale. "E' allarme sicurezza"

La Polizia procede nell'analisi degli elementi raccolti dagli agenti della Scientifica durante i rilievi in casa e con l'analisi delle immagine delle telecamere della zona

Polizia (foto di repertorio)

Polizia (foto di repertorio)

Milano, 23 settembre 2018 - Due violenze sessuli nello stesso quartiere Comasina, periferia nord della città. Due aggressioni, avvenute nel giro di poche ore, ad opera di sconosciuti, ma con modalità simili, probabilmente compiute dalla stessa persona che la polizia ora sta braccando.

Stando al poco che trapela, una delle vittime è una 70enne seguita sabato mattina fino in casa, rapinata e poi violentata dal suo aggressore. Stessa dinamica per un altro episodio avvenuto nello stesso quartiere. In entrambi i casi le donne, pur sotto choc, hanno trovato la forza di chiedere aiuto e denunciare la violenza. In questa stessa zona era stata rapinata e uccisa Marilena Negri, 67 anni, che era andata a portare il cane al parco Litta.

Della vicenda della 70enne si occupa il pool contro i reati ai danni delle persone di fasce deboli della Procura di Milano, i pm titolari dell'indagine sono Gianluca Prisco e il procuratore aggiunto Letizia Mannella, a capo del dipartimento che persegue reati di natura sessuale. Al momento la vicenda è trattata da investigatori e inquirenti in modo disgiunto da altre denunciate nel recente passato nel capoluogo lombardo e nel Milanese da altre donne più giovani e non avvenute nella propria abitazione.  La Polizia procede nell'analisi degli elementi raccolti dagli agenti della Scientifica durante i rilievi in casa e con l'analisi delle immagine delle telecamere della zona che potrebbero avere registrato la presenza di qualcuno sospetto.

Nel frattempo il centrodestra parla di "allarme sicurezza" come ha detto la consigliera regionale lombarda (iscritta al gruppo misto) Silvia Sardone. Le ha fatto eco l'assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato, ex vicesindaco del Comune di Milano. A suo dire, quanto accaduto è "lo specchio fedele dello stato in cui versano le periferie", dove "il degrado è sempre più palpabile". Per questo, ha aggiunto, "servono interventi e misure straordinarie". Nella periferia Nord "l'allarme c'è già da tempo, basti pensare alla recente rivolta contro le forze di Polizia o allo scorso novembre - ha ricordato De Corato -, quando una giovane venne aggredita e stuprata nei giardinetti accanto al Niguarda. Un uomo, probabilmente con accento dell'Est europeo, le puntò un coltello alla gola e dopo averla rapinata la trascinò in una siepe accanto alla pista ciclabile, dove la violentò. Vittima, una peruviana 21enne appena uscita dall'ospedale Cà Granda". "La situazione - ha concluso - è drammatica, pertanto servono misure ed interventi straordinari per garantire la sicurezza e l'incolumità dei residenti della Comasina e delle tante, troppe zone di Milano abbandonate a loro stesse".

 

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