"Stufi di pagare un disservizio che limita il diritto allo studio"

Da Rho è l’Associazione genitori del “Mattei“ a denunciare e chiedere un incontro urgente

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Pochi e affollati al mattino con studenti che restano a terra. Corse pomeridiane tagliate e rientro a casa, dopo la scuola, con attesa di ore. Anno scolastico nuovo e problemi vecchi per quanto riguarda il trasporto pubblico locale. La prima settimana di scuola è stata un incubo per centinaia di studenti che devono raggiungere le scuole superiori rhodensi. A Lainate l’assessore alla Mobilità Giacomo Di Foggia, dopo aver ricevuto le prime segnalazioni da parte di alcune famiglie, ha fatto un sopralluogo e documentato con fotografie quello che succede. "Questa mattina sono andato alla fermata di via Manzoni dalle 7.05 alle 7.20 circa ed effettivamente già lì la situazione era critica: sono davvero ammassati in piedi. Ho verificato che non solo è pieno vicino alla porta, ma anche il corridoio: alla fermata successiva di via Rho non era più possibile salire sul bus", si legge nella lettera inviata all’Agenzia trasporto locale di Città Metropolitana Milano e all’Airpullman, gestore del servizio. Il Comune, per rendere più incisiva la segnalazione, suggerisce alle famiglie di inviare il modulo dei reclami a reclami@airpullman.com e anche all’Agenzia del trasporto pubblico segreteria@agenziatpl.it

Da Rho è l’Associazione genitori Mattei (istituto tecnico) a denunciare il problema e chiedere un incontro urgente con Agenzia TLP, i sindaci del territorio, i presidi delle scuole superiori e i rappresentanti dei genitori. "La situazione, già grave negli anni passati, si è ormai deteriorata a tal punto da non permettere agli studenti di poter usufruire del servizio in modo adeguato - scrivono -. Gli autobus nella fascia oraria del mattino sono così pieni che molti studenti restano a terra e di conseguenza arrivano in ritardo a scuola. Sono state tagliate alcune corse pomeridiane rendendo di fatto impossibile agli studenti il rientro nei Comuni di residenza se non con attese di ore. Come genitori siamo stufi di pagare un servizio che non è affatto adeguato, e che limiti di fatto il diritto allo studio dei nostri ragazzi".

Stesso copione a Cornaredo per gli studenti che devono recarsi a Rho con le lamentele già arrivate al sindaco Yuri Santagostino.

Roberta Rampini

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