Ottanta ragazzi milanesi studieranno all'estero. Due su tre con la borsa di studio

Partiranno questa estate con Intercultura per vivere un’esperienza di studio in Canada, Irlanda, Stati Uniti, Danimarca, Argentina, Thailandia

Un gruppo degli studenti milanesi in partenza per l'estero

Un gruppo degli studenti milanesi in partenza per l'estero

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Milano - Ottanta studenti milanesi partiranno questa estate con Intercultura per vivere un’esperienza di studio all’estero. Destinazioni: Canada, Irlanda, Stati Uniti, Danimarca, Argentina, Thailandia, Messico, Germania, Sudafrica, Regno Unito, Giappone, Francia, Costarica, Colombia. E poi Cile, Uruguay, Ungheria, Tunisia, Svizzera, Repubblica Ceca, Olanda, Norvegia, Islanda, Grecia, Finlandia, Brasile e Austria. Quaranta trascorreranno oltre confine tutto l’anno scolastico.

Due studenti su tre potranno beneficiare di una borsa di studio a totale o parziale copertura dell’intera quota di partecipazione, messa a disposizione da Intercultura. Questa sera, in occasione della “Festa dell’Europa“, sarà premiata anche la studentessa milanese che potrà trascorrere l’anno all’estero grazie alla borsa di studio dedicata alla memoria di Beatrice Alfieri, volontaria e promotrice dei programmi di Intercultura, scomparsa prematuramente nel maggio del 2016. A vincerla è stata Yarumi, studentessa 17enne dell’istituto Gentileschi, in partenza per la Norvegia.

"Tra i tanti candidati, Yarumi si è fatta notare per la sua sincerità e indipendenza. Cresciuta in Perù con i nonni materni, a 10 anni ha raggiunto la madre trasferendosi con lei a Milano – raccontano i volontari di Intercultura –. Nonostante la giovane età, ha saputo far fronte allo shock culturale e si è inserita da subito nel nuovo ambiente, imparando una nuova lingua e frequentando la scuola con i suoi coetanei. È una ragazza con tanta voglia di fare, molto responsabile, che sa cavarsela da sola ma anche mettersi in gioco".

La premiazione questa sera, alle 20 al Teatro della Creta in via dell’Allodola, in occasione dell’evento “Note per Beatrice“ che torna in presenza, con l’esibizione degli studenti stranieri. Sul palco anche alcune famiglie che attualmente stanno ospitando uno studente e i volontari-musicisti.

 

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