Giuliano De Seta morto in stage, studenti imbrattano sede Inail. E il ministro li querela

La protesta contro la decisione di non concedere il risarcimento alla famiglia del diciottenne. Valditara: "Dichiarazioni infamanti e gravemente diffamatorie"

"Vergogna": la scritta con la vernice bianca ai piedi della sede dell'Inail di Milano. In via Sabaudia l'ultima azione di protesta della Rete Studenti Milano contro il risarcimento negato alla famiglia di Giuliano de Seta, lo studente dell'istituto tecnico di Noventa di Piave morto in fabbrica durante uno stage a settembre

"Oggi abbiamo sanzionato la sede Inail di Milano - rivendicano da Rete degli Studenti -. Il risarcimento è stato negato con la motivazione paradossale della mancanza di qualifiche di Giuliano, nemmeno considerato stagista a tutti gli effetti. Noi crediamo sia l'ennesima riconferma di un fatto ormai accertato e palese: lo stato non è interessato alla scuola, e men che meno a risolvere un problema ormai palese, ovvero la mancanza di sicurezza sul lavoro nel nostro paese". Puntano il dito contro "i progetti di Pcto, che si mostrano definitivamente per quello che sono: educazione allo sfruttamento ed alla precarietà".

"Le tre morti che si verificano ogni giorno, oltre ai tre studenti morti in stage, non sono morti bianche, bensì posseggono dei mandanti ben precisi - attaccano gli studenti - da Confindustria a Mario Draghi, dall'Inail a Valditara, tasselli che compongono il mosaico di un sistema ora più che mai schiavo del profitto e del tutto disinteressato al capitale umano utilizzato per generarlo. Non si può morire di scuola!". In seguito a queste dichiarazioni, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha fatto sapere di aver "dato mandato ai miei avvocati di querelare i responsabili di queste dichiarazioni infamanti e gravemente diffamatorie. Con gli autori di questi comunicati non voglio aver nulla a che fare".

 

 

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