Stragi sul lavoro, il calvario di chi sopravvive

In tre mesi 38.154 infortuni in Lombardia, +60% rispetto al 2021. Un esercito di invalidi, persi fra cure infinite e risarcimenti beffa

Flash mob contro le morti bianche

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Milano, 16 maggio 2022 - ​Basta una manciata di secondi per perdere la vita, o per averla rovinata per sempre. Per chi sopravvive a un grave infortunio sul lavoro si apre un calvario, fatto di cure mediche e terapie infinite, processi che si trascinano per anni, risarcimenti solo sulla carta. Persi nel vortice di aziende che chiudono dall’oggi al domani e nella giungla del lavoro nero o grigio. Chi rientra al lavoro dopo un infortunio, con invalidità permanente, spesso viene messo in un angolo, spinto alle dimissioni con una buonuscita o con azioni di mobbing. E l’obbligo per le imprese con più di 14 dipendenti di assumere una quota di invalidi spesso viene bypassato pagando le sanzioni o con escamotage. I numeri raccontano una strage: un esercito di lavoratori che ogni giorno subiscono ustioni, mutilazioni, traumi da caduta, con intere famiglie che finiscono in un vicolo cieco. Fra gli ultimi casi, a Caponago un operaio 24enne è rimasto folgorato giovedì scorso da una scarica a 380 volt riportando gravi ustioni su corpo e testa. In Lombardia, nei primi tre mesi di quest’anno, le denunce di infortunio sul lavoro sono state 38.154, secondo i dati Inail rielaborati da Cgil, Cisl e Uil. Un aumento del 59,6% rispetto ai primi tre mesi del 2021, con la crescita più significativa nell’industria, servizi ed edilizia, e superiore rispetto alla media nazionale del +51%, Il primo trimestre del 2022 ha contato 35 morti in Lombardia, con un aumento del 29,6% rispetto al 2021, e 770 denunce di malattia professionale. "Per far sì che vengano rispettate le vite – spiega il presidente dell’Anmil, Zoello Forni – bisogna dare una svolta alle politiche in materia di prevenzione, soprattutto ora che la ripartenza e le difficoltà che la nostra economia sta vivendo rischiano di mettere a repentaglio salute e sicurezza".

 

 

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