
Commemorazione strage di via Palestro
Milano, 27 luglio 2018 - Sono trascorsi 25 anni, ma Milano non dimentica. "Memoria e impegno sono i pilastri del vivere della civiltà milanese", ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, durante il suo intervento all'inaugurazione della mostra 'La mafia uccide solo d'estate. 25 anni dalla strage di via Palestro', al PAC, che venne distrutto da un'autobomba di cosa nostra, la sera del 27 luglio 1993, uccidendo 5 persone. "Le vittime devono essere ricordate singolarmente, per rendere il giusto tributo, perche' la mafia, quando uccide, non spezza qualcosa di astratto ma annienta vite umane", ha continuato il primo cittadino, citando i nomi delle 5 vittime: i vigili del fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, il vigile urbano Alessandro Ferrari e il senza tetto Moussafir Driss.
Sono passati 25 anni, ma le tragiche immagini del 27 luglio 1993 rimangono ben impresse nella memoria #ViaPalestro
— Beppe Sala (@BeppeSala) 27 luglio 2018
"I vigili del fuoco, quando sono accorsi, erano consapevoli che poteva esplodere un ordigno e hanno sacrificato la loro vita per isolare l'area e salvare molta gente che passava", ha spiegato. "E' con ostinazione che Milano ricorda e, con estrema ostinazione, Milano ricorda la vicenda processuale successiva, molto lontana da una conclusione almeno accettabile. Sono stati individuati gli esecutori e i fiancheggiatori ma su mandanti e ispiratori e' chiara la verita' storica ma non la verita' giuridica sui singoli", ha sostenuto Sala, ricordando, anche, l'assoluzione, nei giorni scorsi, del presunto basista della strage Filippo Marcello Tutino.
"E' inaccettabile che dopo 25 anni non ci sia giustizia, sono sconfitte per Milano che sappiamo di non meritare ma che devono essere di monito", ha aggiunto. "Abbiamo rialzato la testa e trovo giusta la decisione di dedicare l'intera giornata al ricordo, perche' la lotta alla mafia e' complessa e bisogna avere passione vera per un mondo libero e' giusto. Non solo afflato civile ma, anche, specializzazione e competenze", ha sottolineato. E concluso: "Milano e' una citta' solidale ma dobbiamo, anche, essere intransigenti, per continuare a infliggere, anche noi, sconfitte alla mafia che a Milano ci prova ma non ce la fa, perche' Milano e' il contrario della mafia".
Nella nostra città la mafia ci prova e continuerà a provarci, ma non ce la farà: Milano è il contrario di tutto questo, Milano è legalità, cultura e giustizia #ViaPalestro pic.twitter.com/rPo3kiCoJp
— Beppe Sala (@BeppeSala) 27 luglio 2018
Un ricordo è arrivato anche dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana: "Quanto accaduto quella notte è ancora vivo in tutti noi. Oggi a 25 anni di distanza voglio ricordare le 5 persone che persero la vita in quell'attentato vile e confermare la vicinanza mia e della Giunta regionale ai loro famigliari e ai loro cari". "Oggi come allora - ha aggiunto Fontana - il ricordo di quella terribile notte ci conferma che non si puo' mai abbassare la guardia nella lotta a qualunque forma di criminalita'. Un compito che chi rappresenta le istituzioni ha il dovere di far diventare centrale nella propria azione di Governo". Il sottosegretario, Alan Rizzi, che ha partecipato su delega del presidente Fontana alla commemorazione delle vittime e all'inaugurazione della mostra 'La mafia uccide solo d'estate. 25 anni dalla strage di via Palestro' allestita presso il Padiglione d'Arte Contemporanea, ha sottolineato l'importanza di momenti come quelli odierni affinche' "non si perda l'occasione di ricordare momenti che hanno segnato la storia non solo di Milano, ma anche del Paese". "La cerimonia di oggi - ha concluso - e' un'altra occasione per trasferire ai ragazzi piu' giovani la memoria, che non deve essere vana, ma uno sprone nella lotta all'illegalita', di anni che comunque sono stati difficili".