La storia di Zio salvacarlino: "Amo i Carlini dal 2014. E li salvo in tutta Italia"

Marco Gusti, proprietario di 5 esemplari, collabora con Leon’s Pug Rescue "Anche gli animali costosi sono vittime di maltrattamenti e cattive adozioni"

Marco Gusti con la moglie Donatella, la nuora Giulia e 4 dei 5 Carlini adottati

Marco Gusti con la moglie Donatella, la nuora Giulia e 4 dei 5 Carlini adottati

Decine di “missioni salvataggio” all’anno e un appellativo conquistato sul campo, quello di “zio viaggiatore” o “zio Salvacarlino”. Così l’associazione Leon’s Pug Rescue (www.leonspugrescue.com) creatura della manager milanese Barbara Glaviano, chiama i super volontari che, accomunati dall’amore verso la razza, collaborano all’attività di recupero in tutta Italia, trasporto, stalli e adozioni spesso salvavita di cani di razza Carlino.

Fra loro, ormai dal 2018, c’è Marco Gusti, storico esponente del partito democratico cassinese e volto noto della politica locale, folgorato dalla passione cinofila. Felice proprietario e compagno di vita, con la moglie Donatella, di cinque Carlini femmina, macina viaggi in tutta Italia: "Non ci ha fermato nulla, salvo, ma per poco, il Covid". Obiettivo "recuperare" Carlini da situazioni di difficoltà (per abbandoni o lutti, per sequestri o sfruttamento, per adozioni andate male o altri motivi) e scortarli, previo un iter rigorosissimo di valutazione, alla loro nuova vita.

Il colpo di fulmine per la razza e per Isotta, la prima Carlina di casa, nel 2014. "Era stata acquistata da mio figlio, fu amore immediato. Qualche anno dopo ci siamo detti ‘ma sì, prendiamone un altro’. E lì vi fu il contatto con l’associazione. Ne ho preso un secondo, poi un terzo, poi un quarto. Due di loro venivano da un allevamento sequestrato in Piemonte".

I Carlini sono cani di razza, costosi. Eppure tutt’altro che immuni da maltrattamento, abbandoni, traffico illecito, incroci selvaggi, sfruttamento di fattrici, o semplicemente vicende avverse. "In diversi anni di attività sono inciampato in situazioni tristi. E ho visto brutture". Razza meravigliosa "ma impegnativa, spesso con problemi di salute. Non da adozione inconsapevole". Ed è senza sconti il protocollo adozioni di Leon’s Pug Rescue: questionari, valutazione, colloqui tecnici, procedure pre affido, verifiche e controlli. Nessun Carlino viene affidato come primo cane, l’esperienza della razza è requisito preferenziale.

Un cane nel cuore? "Tutti. Un’esperienza emozionante quella che ho vissuto con la mia Yaya. Era orfana di una padrona 84enne morta nell’incendio del suo appartamento, stava molto male. Dopo un intervento avrebbe dovuto rimanere a casa nostra solo per un periodo, il tempo per stabilizzarla, poi Barbara le avrebbe trovato una nuova collocazione. È rimasta qui".

 

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