Fumo all'aperto: scatta il divieto a Milano. E tu che ne pensi? Partecipa al sondaggio

Da oggi stop al fumo nei parchi, al cimitero, alla fermata del tram e allo stadio Ma non si parte subito con le multe. Dal 2025 niente bionde anche in strada

Sempre più esteso il divieto di fumo all'aperto

Sempre più esteso il divieto di fumo all'aperto

Milano, 19 gennaio 2021 - Ci siamo, da oggi scatta il divieto che sancisce lo stop al fumo all'aperto a Milano. Da oggi a Milano fumare una sigaretta, anche all’aperto, in un parco pubblico, in un cimitero, all’interno di una delle aree verdi per i cani, ma anche alla fermata del tram, dell’autobus, e allo stadio di San Siro (chiuso, al momento, per l’emergenza coronavirus) sarà vietato. Ma, almeno per ora, i ghisa non rincorreranno i trasgressori con una sigaretta, un sigaro o una pipa fra le labbra. Non saranno (subito) inflessibili nell’estrarre il blocchetto delle contravenzioni e mettersi a scrivere. Si partirà, prima, con l’opera di convincimento. “Moral suasion“, per informare, persuadere, ammonire. E attendere che i cittadini capiscano. Palazzo Marino non ha previsto nessuna campagna informativa specifica: nessuno spot creativo. I milanesi saranno informati sulle nuove regole con cartelli posizionati nei parchi, a fermate e nei cimiteri. Ma non tutti saranno piazzati già oggi. Ci vorrà qualche altro giorno per completare l’installazione. L’obiettivo del Comune e del comando della Polizia locale sembra proprio quello di non prevedere subito multe a raffica. Ieri il Comando ha distribuito ai “ghisa’’ le disposizioni operative sui divieti anti-fumo. E la situazione più complessa, quella che si presta a interpretazioni (e contestazioni) è quella dei parchi. Il regolamento non impone infatti un divieto assoluto di fumare nelle aree verdi. Ci si può accendere la sigaretta a una distanza di almeno dieci metri dagli altri frequentatori del parco. Un modo per attenuare, almeno inizialmente, la stretta della crociata “no smoking’’. Ma anche questa gentilezza usata ai tabagisti non è destinata a durare. In Consiglio comunale, a novembre, è passato un documento che prevede come dal 2025 il divieto di fumo venga esteso a tutte le aree pubbliche: piazze e strade comprese. Ma la nuova politica “proibizionista“, anche se soft, non lascia sereni i vigili. Daniele Vincini, sindacalista Sulpm della Polizia locale, è scettico: «Già abbiamo il problema di fare indossare a tutti i cittadini le mascherine e comunque non siamo votati al martirio». «Pensano di mandare i vigili nella curva di San Siro per impedire agli ultrà di fumare – aggiunge –? Faremo come sempre quello che dobbiamo fare, ma usando la testa. Casomai, vada l’assessore Granelli in curva a far rispettare il divieto». Un problema che non sarà attualità a breve, almeno fintanto che le tribune dello stadio cittadino saranno deserte.