Stop ai diesel, la Regione contro Milano

Cattaneo boccia il Comune: Lez? Meglio sostituire le vecchie caldaie

Mascherina antismog a Milano

Mascherina antismog a Milano

Milano, 9 giugno 2018 - «La Low Emission Zone del Comune? Alle politiche dei divieti, io preferisco quelle basate sugli incentivi». L’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo boccia la Zona a traffico limitato che punta a vietare l’ingresso a Milano alle auto diesel Euro zero, 1, 2 e 3, alle auto a benzina euro zero a due tempi e ai mezzi pesanti oltre i 12 metri di lunghezza.

Il sindaco Giuseppe Sala, giovedì pomeriggio dal «Festival dell’energia» di Roma, ha indicato la data di partenza della Lez (l’acronimo per Low Emission Zone): il 21 gennaio 2019. Il primo passo per l’eliminazione totale dalla circolazione stradale dei diesel in città. Le altre scadenze? Divieto esteso ai diesel Euro 4 dall’ottobre 2019, ai diesel Euro 5 dall’ottobre 2024 e ai diesel Euro 6 dall’ottobre 2025. Un cronoprogramma che non convince fino in fondo Cattaneo. L’assessore lombardo commenta la strategia comunale anti-smog durante un intervento al Festival dell’energia, ma alla Triennale, e sottolinea che «la Lez è frutto di un’idea un po’ forzata e non è lo strumento che preferisco perché, come dimostrano i dati, l’inquinamento dell’area è provocato solo in parte dalla circolazione dei mezzi e dal traffico. Comprendo l’obiettivo della Lez, ma dovremmo intervenire in maniera più strutturale anche sulle altre fonti di inquinamento come il riscaldamento domestico e lo spandimento di reflui zootecnici». La Regione frena, il Comune va avanti dritto per la sua strada. Sala, ieri a margine dell’inaugurazione dell’asilo a CityLife, fa notare che «le auto diesel Euro3 non sono tantissime» e, alla domanda su possibili deroghe per i commercianti, risponde così: «Troveremo delle formule per dare qualche ingresso e permesso. È un passo che riteniamo di poter fare. Il percorso della Lez ci dovrà portare dal 2021 al 2025, quando di fatto i diesel non circoleranno più in città».

Il prossimo 21 gennaio la Lez sarà operativa con tutti i cartelli montati ma con sole 12 telecamere su 180 a sanzionare gli ingressi in città delle auto «fuorilegge». Non c’è il rischio di una pioggia di ricorsi da parte degli automobilisti multati dagli occhi elettronici? Sala non teme questo rischio, ma un altro: «C’è il rischio che qualcuno con auto vietate entri ugualmente in città contando sul fatto che non è registrato e che non sarà fermato dalla Polizia locale. Ma è meglio partire. Così chi ha auto del genere farà il conto su quanto potrà usarle ancora e chi deve comprare una macchina, anche usata, sa che andremo avanti con divieti ai diesel. Incentivi del Comune per il ricambio delle auto? No, i nostri incentivi andranno solo al cambio caldaie». L’accelerazione sulla Lez, intanto, viene criticata dal capogruppo in Comune di FI Gianluca Comazzi («lo scarso preavviso danneggia i cittadini») e da quello della Lega Alessandro Morelli («una pazzia»), mentre Leonardo Caruso, presidente dell’Anaci Milano (l’associazione degli amministratori di condominio), osserva: «La grande sfida per contrastare lo smog va giocata su più fronti. Noi ribadiamo la nostra disponibilità ad affrontare la partita del ricambio dei vecchi impianti di riscaldamento».

 

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