Stop alla società esclusa. Via libera al Cpr di Corelli

Bando per la gestione, respinto il ricorso della seconda classificata Engel La srl campana bocciata dalla Prefettura per irregolarità nei versamenti Inps

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L’apertura è slittata a data da destinarsi per via dell’emergenza coronavirus: era in programma in primavera, ma la pandemia da Covid-19 ha fatto saltare i piani. Tuttavia, ora c’è anche il via libera dei giudici amministrativi per il Centro di permanenza per il rimpatrio di via Corelli 28, con una capienza massima di 140 posti. Nei giorni scorsi, il Tar ha dichiarato improcedibile il ricorso presentato da Engel Italia, srl classificatasi al secondo posto nella gara per il Cpr e poi esclusa per irregolarità nei versamenti previdenziali. Confermata, quindi, l’assegnazione a Versoprobo e Luna, il ticket che ha ottenuto il punteggio più alto nella somma tra offerta tecnica e offerta economica. Ecco le tappe che hanno portato alla pronuncia del Tribunale.

Il 4 febbraio 2019, Palazzo Diotti lancia il bando per la gestione del nuovo Cpr, che, come deciso dal Ministero dell’Interno, sorgerà nello stesso stabile demaniale che ha ospitato prima il Cie (Centro d’identificazione ed espulsione) e poi un centro d’accoglienza straordinaria per richiedenti asilo nel periodo più caldo dell’emergenza Siria. Il 5 maggio, i tecnici di corso Monforte rendono noto l’elenco di società e cooperative che hanno passato il primo vaglio dei controlli sulla documentazione: ci sono realtà già attive da anni nel campo dell’accoglienza migranti come Nova Facility, Engel Italia e Versoprobo e colossi internazionali come Ors; mancano, invece, i francesi di Gepsa, gestori uscenti del centro d’accoglienza, che preferiscono concentrarsi sulla struttura alle spalle di via Corelli 28, vale a dire il Cara di via Aquila 11. Il 12 dicembre 2019, ecco l’avviso di aggiudicazione a Versoprobo e Luna con un punteggio di 82,87 (contro i 79,84 di Engel). Sei giorni dopo, però, come si legge in un documento pubblicato sul sito web della Prefettura, i terzi classificati di Coop Stella segnalano a Palazzo Diotti una presunta irregolarità contributiva da parte di Engel, con tanto di documentazione che attesterebbe "irregolarità nel versamento di contributi e accessori per 157.667,15 euro". Il giorno dopo, il responsabile unico di procedimento Rita Di Donna richiede alla direzione provinciale dell’Inps di Salerno "specifici accertamenti" sulla veridicità del documento e sulla "regolarità ai fini contributivi previdenziali e assistenziali della società Engel". Il 30 dicembre, arriva la risposta: alla data del 14 marzo 2019, fissata come deadline per la presentazione delle offerte per il Cpr (appalto da 3,9 milioni di euro per 12 mesi), la società "non era regolare ai fini previdenziali e assistenziali per la mancata presentazione dei Flussi dichiarativi Uniemens relativi ai mesi di 112018 e 122018".

La conseguenza è immediata: il 15 gennaio 2020, con provvedimento firmato dal viceprefetto vicario Natalino Manno, la srl campana viene depennata dalla graduatoria. Engel Italia, che a quel punto aveva già contestato con specifico ricorso al Tar il decreto di aggiudicazione a Versoprobo e Luna, non impugna l’esclusione per irregolarità, perdendo quindi il diritto, per i giudici, a rivalersi sulla gara.

 

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