È iniziato un giro di vite sulle discariche abusive, la Martesana cambia strategia con grandi risultati. Dalle fototrappole di Segrate che permettono di cogliere sul fatto gli scaricatori di rifiuti, ai controlli a tappeto della polizia locale di Rodano e Pioltello per dissuadere i furbetti del pattume. Arrivano da fuori città, scaricano nei campi detriti di lavori eseguiti in nero o mobili dismessi, poi cercano di scappare. "A tre mesi dall’accensione delle fototrappole - racconta il sindaco di Segrate, Paolo Micheli - sono già sei le persone che abbiamo fotografato dopo aver abbandonato ogni sorta di rifiuto sulle nostre strade. A ciascuno di loro, oltre alla magra figura e alla patente di incivile, abbiamo dato una multa di 600 euro che speriamo ricorderanno per un po’. L’ultimo scaricatore è stato immortalato qualche giorno fa a Redecesio". Ecco come funziona. "La telecamera manda un’allerta alla polizia locale - spiega Micheli - che, dopo brevi indagini, convoca la persona smascherata. Spesso il protagonista, con grande imbarazzo, cerca di giustificarsi accampando scuse surreali, del tipo: “Sarei venuto a prendere tutto domani” o “Mi hanno clonato la targa”. Mancano solo gli alieni", ironizza il sindaco. "Queste persone nel nostro immaginario sono gli incivili - aggiunge -, scaricatori di grandi quantità di rifiuti. Del tutto simili però a chi getta a terra mozziconi di sigarette, carte di caramella, a chi intasa con sacchetti di rifiuti di casa i cestini stradali, a chi abbandona bottiglie nel parcheggio dopo la bevuta con gli amici, cartoni della pizza o contenitori di hamburger e patatine nelle aree gioco. Grandi o piccoli incivili poco importa. A volte inquina di più il mozzicone buttato nel prato o la bottiglietta di plastica, rispetto alla grande discarica abusiva".
Patrizia Tossi
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