Stop ai suburbani nel Passante: è scontro aperto fra Trenord e Rfi

La partecipata della Regione: treni rovinati da una rotaia usurata. La società di FS: non ci risulta

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Scontro fra Trenord, che gestisce i treni regionali, e Rfi, responsabile dell’infrastruttura ferroviaria, sul “giallo“ delle ruote che si consumano troppo in fretta e hanno costretto la partecipata della Regione (gli azionisti sono Ferrovie Nord Milano e Trenitalia) a ritirare 35 convogli, sopprimendo un centinaio di corse al giorno e organizzando percorsi alternativi dei suburbani per condurre gli accertamenti. Ma se la sospensione temporanea della circolazione dei treni nel Passante di Milano venerdì era stata annunciata con una nota congiunta dalle due società, ieri è stata la sola Trenord a comunicare che i suoi tecnici "hanno hanno individuato nel Passante, fra le fermate di Dateo e Porta Vittoria, una rotaia fortemente usurata e una rilevante quantità di limatura di acciaio in una tratta in curva, che testimonia un attrito anomalo" tale da rendere "tale tratto incompatibile col passaggio dei treni. In 35 convogli transitati nel Passante nelle ultime settimane, si è registrato un consumo fino a 100 volte rispetto al normale, con riduzione dello spessore dei bordi di un millimetro ogni mille km, contro l’usuale di un millimetro ogni 80mila. Gli interventi di ripristino delle ruote dei convogli sono già iniziati nei depositi di Milano Fiorenza e Novate Milanese". Non solo: "Trenord respinge con forza tutte le illazioni circolate in questi giorni: è impossibile negare che sull’infrastruttura del Passante le ruote dei treni si consumino molto più del dovuto, diversamente da qualche settimana fa. L’azienda deve garantire la sicurezza dei viaggiatori e la salvaguardia dei propri mezzi. Trenord ha affidato al Politecnico di Milano una perizia tecnica. Con i tecnici di Rfi, si valuteranno gli interventi necessari".

Da Rete ferroviaria italiana arriva però un’altra nota, in cui la società del Gruppo Fs "precisa che sta attivamente collaborando con Trenord per verificare insieme le cause del denunciato anomalo consumo dei bordini ai treni regionali. Martedì gli esiti saranno oggetto di confronto e condivisione. Sebbene al momento, dopo i rilevi tecnici fatti anche congiuntamente e con evoluti mezzi diagnostici, non risulterebbe alcuna evidenza di anomalie all’infrastruttura che ne compromettano la sicurezza o siano cause di consumi eccessivi dei bordini, Rfi procederà ad ulteriori controlli e verifiche anche congiunte. E, qualora ne emergesse la necessità, interverrà prontamente in coerenza con i primari obiettivi di sicurezza ed efficienza dell’infrastruttura". Insomma, è colpa dei treni o dei binari? L’assessore regionale ai Trasporti Claudia Terzi non ha dubbi, e si schiera con la partecipata: "Il sopralluogo ha appurato che non si tratta di un problema di manutenzione, ma di usura dei binari. Ora invitiamo anche Rfi a svolgere ulteriori verifiche e intervenire celermente per ripristinare l’infrastruttura prima che altri treni debbano finire nei depositi. Il disagio è evidente e sono spiaciuta, ma senza binari sicuri i treni non possono circolare".

Intanto su un’altra infrastruttura, quella del metrò, i treni della linea verde hanno subito anche ieri rallentamenti fra Cimiano e GessateCologno Nord: colpa dei binari, o meglio del caldo eccezionale che ha portato quelli di superfice a 57 gradi, prima soglia d’allerta prevista dal protocollo di sicurezza dell’Atm.

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