Stipati come sardine sui bus o a piedi: scoppia la protesta

Nei Comuni del Sud-Ovest l’anno scolastico inizia nel peggiore dei modi . Pendolari e famiglie degli studenti pronti "alla rivolta e ad azioni legali"

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di Massimiliano Saggese

Caos mezzi pubblici, studenti e lavoratori esasperati. Lasciati a piedi a causa di pullman troppo pieni o che “tirano dritto”, viaggi disumani su autobus affollati, coincidenze sballate. I pendolari si dicono pronti alla rivolta e ad azioni legali. Un gruppo di ragazzi ha dovuto raggiungere da Santa Corinna la fermata degli autobus di Binasco per poter prendere un mezzo e raggiungere Milano. Altri hanno atteso 30 minuti il pullman che doveva portarli a Pavia. Disagi che si traducono in ritardi a scuola e sui posti di lavoro, Per non parlare dei genitori costretti a correre a recuperare i figli rimasti a piedi e portarli a destinazione. L’altro ieri è toccato agli studenti di Noviglio restare a piedi, ma ogni giorno i pendolari degli otto Comuni della zona – serviti principalmente dalla Star Mobility che ha acquisito la Pmt che gestiva il trasporto fino a pochi mesi fa, e da Autoguidovie – vivono un’odissea al mattino quando partono e una la sera quando ritornano. Oltre a Noviglio, ci sono Binasco, Zibido San Giacomo, Lacchiarella, Gudo Visconti, Vernate, Casarile e Bubbiano. Gli otto Comuni da quando è ripartito l’anno scolastico sono alle prese con una valanga di proteste dei cittadini.

Sono centinaia i messaggi di protesta inviati ai sindaci, ai consiglieri comunali e alle istituzioni. Talmente tanti che da alcuni giorni sulle linee interessate si sono visti anche alcuni ispettori delle società interessate. "Fermata bus Santa Corinna dalle 6.45. Alle 7 arriva il pullman proveniente da Casorate che fa scendere i ragazzi perché ferma a Binasco. Dopo 10 minuti arriva un secondo pullman da Noviglio che tira dritto. Intanto i ragazzi alla fermata sono tantissimi – racconta una mamma –. Dopo un po’ di minuti un gruppo va a piedi fino a Binasco sperando di riuscire a salire almeno lì su un bus che li porti a scuola, altri vengono portati dai genitori a Famagosta. E altri sono costretti impotenti ad aspettare il prossimo sperando di salire e intanto sono le 7.30 e quindi arriveranno tardi a scuola". E ancora "viaggiare stipati come bestie in autostrada è un delitto – spiega un pendolare che ogni giorno viaggia col figlio in direzione Pavia. Interverranno solo quando ci sarà una disgrazia". I sindaci dei Comuni coinvolti si sono mobilitati per sollecitare interventi immediati.

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