Stilista impiccata, il pm chiede nuova perizia sulle cause della morte

Carlotta Benusiglio aveva 37 anni quando è stata trovata senza vita. La difesa del fidanzato: "Si è suicidata"

Carlotta Benusiglio

Carlotta Benusiglio

Milano - Serve una nuova perizia medico legale in incidente probatorio per accertare le cause della morte della stilista 37enne Carlotta Benusiglio, trovata impiccata con una sciarpa ad un albero, a Milano, il 31 maggio 2016. E' quanto ha chiesto il pm Francesca Crupi al gup Raffaella Mascarino, davanti alla quale il 6 luglio si aprirà l'udienza preliminare per Marco Venturi, il fidanzato della donna accusato di omicidio volontario e il cui arresto è stato negato da gip, Riesame e Cassazione. Il difensore di Venturi, Andrea Belotti, si è opposto alla richiesta osservando che una perizia in indagini ha già accertato che si trattò di suicidio.  

L'indagine sulla morte di Benusiglio ha avuto un iter procedimentale tortuoso con una prima richiesta di archiviazione firmata dall'allora procuratore aggiunto Alberto Nobili e dal pm Antonio Cristillo revocata poi dal collega Gianfranco Gallo. Lo scorso ottobre il sostituto procuratore, ora trasferito a Roma, aveva chiuso le indagini nei confronti di Venturi contestandogli l'omicidio volontario dell'ex compagna oltre le lesioni aggravate e atti persecutori. In particolare, stando alla ricostruzione dell'accusa Venturi, allora 40enne, avrebbe strangolato la ex al culmine di una lite "per futili motivi con dolo d'impeto, stringendole al collo una sciarpa oppure il proprio braccio". La ragazza era affetta dalla sindrome di Eagle, una rara patologia che colpisce i legamenti del collo, e questo avrebbe fatto da concausa all'asfissia da strangolamento. Per la difesa dell'uomo, "il Tribunale del Riesame, ancor piu' del gip - si legge in una delle loro memorie depositate alla Suprema corte - non ha dubbi sulle cause della morte e, pur pronunciandosi in punto di gravita' indiziaria, ampiamente motiva sulle ragioni accordate agli elaborati scientifici" sull'ipotesi suicidio. Durante la fase delle indagini preliminari e' stata respinta per tre volte la richiesta di arresto nei confronti di Venturi. L'ultima risale allo scorso 12 febbraio quando Cassazione ha rigettato il ricorso della Procura contro un'ordinanza del Tribunale del Riesame del luglio 2020 che aveva condiviso la decisione del gip del marzo 2020 di non disporre la misura cautelare in carcere per l'uomo. 

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