Milano, da Rogoredo a Certosa: l'inferno delle stazioni e la via crucis dei pendolari

Questuanti, spacciatori e borseggiatori, le notti difficili di chi viaggia per lavoro

La stazione di Rogoredo

La stazione di Rogoredo

Milano, 8 agosto 2022 - Una stazione, un problema. A Rogoredo i questuanti molesti, a Lambrate le abili borseggiatrici, a Certosa gli spacciatori del "sottosuolo", a Porta Genova i ritardi "biblici". Vita "imbruttita" da pendolari. Soprattutto di notte. Con prospettive peggiorate dopo la sospensione della circolazione del Passante Ferroviario di Milano dal 23 luglio dopo i rilievi da parte di Trenord dei consumi anomali delle ruote dei treni che l’hanno costretta a ritirare 35 convogli. Da allora c’è stata una pesante rimodulazione del servizio delle linee suburbane S1, S2, S5, S6 e S13, con modifiche anche alle frequenze orarie. La ripartenza a fine mese? Non impossibile ma complicata, nonostante il dissequestro dei binari fra Dateo e Porta Vittoria. Per i viaggiatori sono pessime notizie assieme alla prospettiva di aumenti delle tariffe in autunno per effetto dell’adeguamento agli indici Istat. Maria finisce di lavorare tardi facendo le pulizie negli uffici a Segrate e racconta i suoi disagi: "Prima prendevo il treno a Porta Venezia attorno alle 22.30, c’era una corsa ogni mezzora e per le 23 ero a casa. Adesso sono costretta a venire a Rogoredo e il servizio è ogni ora. Sono l’unica donna in attesa dell’S1 delle 23:05, circondata da tossici che continuano a chiedere monete, sigarette…". Questo "assedio" comincia subito aver superato i varchi della metropolitana di Rogoredo. Si può cercare di ingannare il tempo guardando i treni regionali, intercity e suburbani lungo i tredici binari. Ma non ci si può rifugiare da nessuna parte. Il bar chiude presto come il "To.Market" e non c’è una biglietteria con sala d’attesa.

Desolazione

Le atmosfere non sono migliori dall’altra parte della città, a Lambrate Fs. Qualcuno si è preso la briga di attaccare nei sottopassi dei volantini con foto di borseggiatrici. Brutto biglietto da visita, stile "far west". La sala d’attesa è chiusa. A mezzanotte in stazione si trovano solo clochard che ronfano sotto una tettoia. E José, Bepe e Alonso, tre turisti ventenni dalla Spagna dall’area spaesata: "L’idea era di passare la notte su una panchina, in attesa dell’Interrail delle 6 del mattino. Pensavamo fosse sicuro perché in Spagna se una stazione è pericolosa la notte viene chiusa. Ma non ci sentiamo affatto tranquilli. Meglio spostarci in centro..." raccontano. Nell’area nord ovest della città, a Certosa, "il problema sono gli spacciatori nel sottopassaggio di sera" dice l’addetto alle pulizie della stazione. "Alle 19, dopo il lavoro, mi faccio accompagnare da un amico per prendere l’S6 per Magenta: per una ragazza è sempre meglio evitare di rimanere da queste parti da sola" sostiene Chiara.

Zona Movida

A Porta Genova invece la recente apertura del ristorante Kfc e del discobar Bobino nei locali della stazione ferroviaria che erano chiusi da anni ha diminuito la percezione di insicurezza. "Ma è rimasto il problema dei ritardi e cancellazioni: il regionale Milano Mortara è un disastro. Mi è capitato di dover scendere sulla massicciata dopo che il treno si era fermato in mezzo al nulla. E se non funziona l’aria condizionata è come sperimentare le temperature dell’inferno" afferma Lucrezia. Poi c’è il problema annoso delle biciclette dei rider. Per regolamento dovrebbero occupare solo le ultime due vetture di un numero ristretto di corse. Ma le regole di sicurezza non le rispetta nessuno e i vestiboli sono sempre "invasi". Con liti e tensioni con gli altri viaggiatori all’ordine del giorno.

 

 

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