Statua Montanelli, afrofemministe a Sala: "Rimuova il monumento se è antirazzista"

Appello al sindaco di Milano e presidio di "Non una di meno" sotto Palazzo Marino

La manifestazione davanti a Palazzo Marino

Presidio Non Una di Meno piazza della Scala , Milano 16 Giugno 2020, ANSA/Andrea Fasani

Milano, 16 giugno 2020 - Continua la polemica su Montanelli dopo l'imbrattamento della statua del giornalista, sabato scorso, con un raid durato 41 secondi e rivendicato da Rete Studenti Milano e collettivo Lume con un video postato sui social. Le attiviste di "Non Una Di Meno - Milano", oggi pomeriggio alle 18.30 si sono rintrovate davanti a Palazzo Marino. Al grido di "Stupro e pedofilia non sono un errore'' si è svolto il presidio in piazza della Scala in risposta al sindaco Beppe Sala, che sui social ha ribadito la sua contrarietà alla rimozione della statua dai giardini di Porta Venezia. Intanto proseguono le indagini della Digos per identificare gli autori materiali dell'atto di vandalismo.

"È importante rimuovere la statua di Indro Montanelli non solo per Destà, ma per tutte le donne africane nere che sono state molestate, stuprate e violentate come Destà. È importante che lo Stato riconosca i crimini che sono stati commessi. Onorando Destà lo Stato riconosce la presenza di un certo gruppo di persone, delle donne nere per esempio, e si prende la responsabilità di quello che è successo nel passato". Non usa mezzi termini sulla rimozione della statua Bridget Ohabuche, fondatrice e coordinatrice del collettivo afrofemminista Nwanyi, che in lingua igbo significa ''donne''.

È proprio al sindaco di Milano che l'attivista, rivolge il suo appello: "Se potessi parlare col sindaco Sala io gli direi che parlare di antirazzismo senza praticarlo è ipocrisia - afferma Ohabuche -. Perché a Milano l'anno scorso è stata organizzata una manifestazione contro il razzismo, dallo stesso partito a cui lui appartiene. Parlare di razzismo, organizzare le manifestazioni sul territorio, è inutile se non pratichi quell'antirazzismo". Per Bridget rimuovere la statua è "un simbolo", una "responsabilità che bisogna prendere per rispettare la stessa gente con cui tu tanto vuoi combattere il razzismo".

 

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