Bronchioliti nei bimbi, il primario: "Dichiarate lo stato d’emergenza pediatrica"

L’allarme di Giovanni Traina: troppi casi gravi, necessari posti letto e personale

Bimbo in Pediatria

Bimbo in Pediatria

Melzo, 4 dicembre 2021 - «Bronchioliti nei bambini, è vera emergenza. Servono personale, spazi e attrezzature". La richiesta a Regione Lombardia: "Si apra con urgenza un tavolo. O rischiamo l’acqua alla gola". È divulgata e virtualmente sottoscritta anche da Giovanni Maria Traina (nella foto) , pediatra e primario delle pediatrie di Cernusco sul Naviglio e Melzo in Asst Melegnano Martesana, la lettera inviata nei giorni scorsi dalla Società italiana di pediatria (Sip) all’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti e ai vertici della sanità lombarda. Della sezione lombarda della società, Traina è da oltre un anno vicepresidente. Oggetto, la diffusione delle bronchioliti infantili e la saturazione reparti ospedalieri.

«È importante muoversi subito. Prima del collasso. Già oggi i posti letto sono insufficienti, e dimezzati dalle limitazioni Covid". Ospedali pieni. Così la lettera: "Le misure di prevenzione dell’infezione da Sars Cov2 hanno consentito sì di ridurre fra i bambini la diffusione della malattia Covid e di molte altre patologie respiratorie. Tuttavia questi virus, che sono responsabili di infezioni gravi nei bambini sotto i due anni, in quelli con malattie respiratorie croniche, con cardiopatia congenita o altre fragilità, sono tornati a circolare con una intensità mai registrata negli anni precedenti". Ospedali saturi, pediatri di famiglia in difficoltà. "Anche nei reparti pediatrici dell’Asst di Melegnano non siamo messi bene – dice Traina –: abbiamo richiesta continua e su carta 47 posti letto pediatrici fra Melzo, Vizzolo e Cernusco. Su carta: una serie di fattori, primo fra tutti quello relativo agli obblighi di distanziamento Covid, di fatto li dimezza". Decessi? "Per fortuna no. Ma casi molto gravi si, li abbiamo avuti e li abbiamo".

Pochissime a livello regionale le terapie intensive pediatriche. "Tutto ciò avviene - così la lettera - mentre la pandemia da Covid 19 sembra riprendere fiato nella popolazione dei cosiddetti soggetti ‘ancora suscettibili’, dunque non solo gli adulti non vaccinati, ma anche i bambini sotto i 12 anni. Esiste il rischio che l’andamento epidemiologico di bronchioliti, Covid 19 e influenza possa mettere in crisi la capacità di assistenza della rete sanitaria pediatrica lombarda". "Ciò che chiediamo – dice Traina – è l’attivazione dello stato di emergenza pediatrico, e che si metta rapidamente in moto la macchina per adeguare reparti, personale e strumentazioni. Se un ospedale come il Buzzi è costretto a spostare altrove i piccoli pazienti, significa che siamo nei guai".  

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