Università Statale, studenti in protesta: "No al numero chiuso"/ FOTO

Blitz durante riunione Senato accademico: rimandata decisione

Studenti in protesta alla Statale di Milano

Studenti in protesta alla Statale di Milano

Milano, 16 maggio 2017 – Studenti in presidio all'Università Statale di Milano per protestare contro l'introduzione del numero chiuso alle facoltà umanistiche. "Nonostante l'inaspettato blitz del Rettore al Comitato di direzione della facoltà di Studi Umanistici, durante il quale ha sostenuto la legittimità del suo operato, ieri si sono tenute alcune lezioni organizzate in collaborazione con i docenti nei chiostri e in piazza Fontana per ricordare che l'istruzione universitaria deve essere aperta ed accessibile a tutti", hanno fatto sapere da Studenti Indipendenti Statale.

Durante la scorsa settimana i dipartimenti della facoltà di Studi Umanistici sono stati chiamati a decidere se introdurre il numero chiuso per i corsi di laurea triennali. I collegi didattici e i consigli di dipartimento di Lettere, Storia, Filosofia e Beni culturali e Ambientali si sono dichiarati contrari. Il Senato accademico riunito oggi per discutere sull'ipotesi di inserire il numero chiuso per l'accesso ai corsi di laurea umanistici dell'Università Statale, sarà riconvocato. La seduta è stata infatti interrotta da un blitz degli studenti in sala. A quanto si apprende, quindi, il senato accademico ha chiuso anticipatamente i lavori e sarà riconvocato. 

"Noi siamo contrari al numero chiuso, non solo perché i test utilizzati per metterlo in atto risultano in ogni caso arbitrari - ha spiegato Davide Quadrellaro, rappresentante nel dipartimento di filosofia per la lista Link-Studenti Indipendenti Statale - ma soprattutto perché il numero chiuso è figlio di una logica che considera l'università un'istituzione esclusivamente professionalizzante e, nel caso specifico, di una svalutazione degli studi umanistici e di tutte quelle discipline che non sono principalmente finalizzate alla produzione di profitto". "Inoltre è inaccettabile - ha continuato Quadrellaro - che si proceda con l'introduzione del numero chiuso dall'alto, negando l'autonomia dei singoli dipartimenti e il parere contrario che questi avevano espresso, preferendo orientarsi verso dei test di autovalutazione".

Per questa ragione Studenti indipendenti credono "che la battaglia di oggi non riguardi solo il numero chiuso, ma chiami in causa il generale modo di procedere dell'attuale amministrazione. La decisione di inserire il numero chiuso nelle facoltà umanistiche e di disinvestire di conseguenza in quest'area disciplinare va infatti di pari passo col trasferimento delle facoltà scientifiche ad Expo, manovra che, se andasse in porto, comporterebbe una grossa spesa per l'ateneo a cui non è però possibile pensare di far fronte riducendo le risorse investite sulle altre facoltà". 

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