Stadio San Siro Milano, cosa ha detto il sindaco Sala dopo lo scontro Salvini-Sgarbi

"Finché non capiamo se c'è o meno il vincolo, noi non procediamo con l'interesse pubblico altrimenti Milan e Inter perderebbero solo tempo e soldi"

Milano, 12 gennaio 2023 - Sullo stadio di San Siro "io non voglio entrare in polemiche" col governo "e se la vedano loro, ma finché non capiamo se c'è o meno il vincolo, noi non procediamo" con l'interesse pubblico "perché procedendo rischieremmo di creare un danno alle società anche dal punto di vista economico: se noi diamo interesse pubblico, loro cominciano a lavorare e spendere soldi e tempo. Se nel frattempo subentra un vincolo è un problema". Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a margine del congresso della Cgil di Milano, interviene dopo il botta e risposta Salvini-Sgarbi il progetto del nuovo stadio  di InterMilan e l'ipotesi di abbattimento del Meazza -  su cui incombe la scure di un eventuale vincolo.

 

Matteo Salvini e Vittorio Sgarbi e la battaglia sullo stadio di San Siro
Matteo Salvini e Vittorio Sgarbi e la battaglia sullo stadio di San Siro

"No - aggiunge Sala - non l'ho capita (la posizione del governo, ndr). Ovviamente credo che non sia il caso di entrare in polemiche ma di pensare a quello che dobbiamo fare e confermo che i passi che dobbiamo fare li faremo". Dunque i passi, "due grandi", spiega: "Il primo che attueremo settimana prossima, se non ci sono difficoltà e ritardi ma non penso, è che porteremo in giunta i risultati del dibattito pubblico e, alla luce di quelli, quali possono essere i correttivi da considerare. Questo è un passo formale ma fondamentale perché previsto dalla legge. Dopodiché il passo successivo è quello dell'interesse pubblico. Però - ribadisce infine - in mezzo c'è il rischio di un vincolo".

 

 

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