Stadio San Siro bis, cambia il progetto: spariscono hotel e uffici

Milan e Inter hanno presentato il dossier al Comune con meno costruzioni e indici volumetrici ridotti. Intanto il comitato per i referendum ha presentato ricorso

La Cattedrale nuovo stadio di Milan e Inter ideato dallo studio Populous

La Cattedrale nuovo stadio di Milan e Inter ideato dallo studio Populous

Milano - ​Il dossier sul nuovo stadio è stato consegnato da Inter e Milan al Comune. La “documentazione preliminare“ con il progetto aggiornato secondo le richieste dell’amministrazione comunale, che come annunciato nei giorni scorsi dall’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi era attesa entro la fine della settimana, sarà esaminata dagli uffici nelle prossime settimane con l’obiettivo di concludere la procedura in tempo utile per il dibattito pubblico a settembre. Il nuovo documento è quindi nelle mani dei tecnici che dovranno controllare la conformità con quanto richiesto dalla giunta comunale nella delibera dello scorso 5 novembre: in particolare, la riduzione da 0,51 a 0,35 dell’indice volumetrico previsto, in base alle regole del Pgt.

Quindi in questi mesi i progettisti di Inter e Milan hanno lavorato per ridurre “il cemento“ intorno al nuovo stadio dai 140mila metri quadrati pensati in prima battuta, a un massimo di 100 mila. Per l’esattezza il “costruito“ arriverà a 98mila metri quadri. Rispetto al progetto iniziale, accanto al nuovo stadio disegnato sparisce la torre che sarebbe stata destinata ad hotel e viene ridotta l’area per gli uffici. Resterà la parte dedicata al commercio al dettaglio, il centro congressi, il museo a tema e un centro sportivo che ospiterà diverse discipline (ancora da definire quali).

Le tempistiche? Dopo il nulla osta degli uffici comunali, il progetto verrà inviato al Ministero delle Infrastrutture (presumibilmente a cavallo tra agosto e settembre), che avrà 7 giorni per validarlo. A metà settembre, quindi, se tutto filerà liscio, tutto sarà pronto per il dibattito pubblico. Ma c’è chi combatte per il “vecchio“ San Siro: il comitato promotore “Referendum X San Siro“ ha annunciato di aver presentato al Tribunale civile di Milano "il ricorso contro la decisione dei Garanti di bocciare i due referendum in difesa dell’area del Meazza, per cui erano già state raccolte, in meno di una settimana, 1.400 firme". Siamo "costretti", hanno commentato i co-portavoce del comitato, a "ricorrere alla giustizia ordinaria per difendere il diritto delle cittadine e dei cittadini di esprimere la propria opinione"

 Nel ricorso di 66 pagine chiedono "che sia la cittadinanza a esprimersi e non gli uffici comunali che hanno copiato e incollato le tesi dei Fondi Immobiliari per bocciare due referendum, citando esclusivamente un progetto che non c’è e delle ipotesi su un futuro ancora molto incerto". Dal comitato criticano il regolamento di Milano sulle consultazioni "che dà i pieni poteri all’amministrazione comunale di cassare le consultazioni popolari che non condivide".

 

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