Milano, sposino a 91 anni: galeotta fu la foto

Ritrova lo scatto nel cassetto e la cerca. Sogno d’amore coronato a Palazzo Reale, nel giorno di San Valentino

Il matrimonio di Pier Luca e Angela Maria

Il matrimonio di Pier Luca e Angela Maria

Milano, 15 febbraio 2019 - «Galeotta fu una fotografia», comincia lui. Poi guarda subito lei per cercare uno sguardo d’intesa. E dopo un’iniziale ritrosia è proprio lei a raccontare una storia che ha dell’incredibile. Troppo straordinaria e dolce per essere taciuta. Sì, perché non solo Pier Luca e Angela Maria hanno coronato il loro sogno d’amore alla veneranda età di 91 anni (lui) e 78 (lei) ma si sono uniti in matrimonio circondati da figli e nipoti proprio il giorno di San Valentino, a Palazzo Reale, avendo come celebrante l’assessore ai Servizi civici Roberta Cocco («Oggi è la cosa più bella che faccio come assessore. Il sindaco in persona mi ha affidato questo compito»). Soprattutto, incarnano l’amore. Quello vero, senza età. Il regalo più bello l’uno per l’altra è vedersi sorridenti, con gli occhi lucidi, eleganti. Lui in abito scuro, lei con un vestito color tortora e i capelli perfetti. Lei di poche parole, lui un gentiluomo d’altri tempi.

Basterebbe già questo a rendere straordinaria questa storia e questo matrimonio. Ma a intingere di miele la freccia di Cupido è una lettera firmata da Federica, Stefano, Micol e Lorenzo, nipoti di Pier Luca, che prima del matrimonio hanno scritto al sindaco Sala: «Vorremmo che questo giorno fosse indimenticabile per una persona che a quest’età ancora crede nell’amore e dopo 28 anni di vedovanza ha trovato una signora che merita - parole sue - di essere presentata come una moglie e non come la sua compagna». Così il matrimonio diventa un nuovo inizio, suggellando una nuova vita a due. E quella foto? «Io e lei ci eravamo conosciuti tantissimi anni fa - spiega Pier Luca - perché era la moglie di un mio caro amico. Per caso, da un cassetto, qualche anno fa è saltata fuori una fotografia che le avevo scattato su una barca». Interviene lei: «Per un gioco di luci, sembravo carina». I parenti ridono.

«Quello scatto ha segnato la nostra storia». Facendo scattare una scintilla. «Dopo averla tirata fuori dal cassetto, guardandola, ho pensato “non è male” - continua Pier Luca - e sono andato a ritrovare questa signora». Scoprendo che, a distanza di decenni da quello scatto, entrambi erano rimasti soli. Dopo una vita passata a curare le rispettive famiglie e a lavorare, lui come industriale, professionista nello stampare tessuti per signora, lei come titolare di un servizio catering. Quindi è iniziata la storia d’amore. Sospiri, carezze, viaggi. «Abbiamo in comune questo: ci piace viaggiare», rivela Pier Luca. Ma sul viaggio di nozze subito chiarisce: «Lo abbiamo già fatto, siamo stati a Sanremo. Prima del festival, però, quando c’era tranquillità. Una spiaggia con 16 gradi, mentre a Milano ce n’erano zero». Ora i due sposini già pensano alla prossima meta. Nel frattempo, hanno a disposizione le strade meneghine: dal Comune hanno ricevuto in dono il libro “Le passeggiate di Milano”. Chissà che non trovino un angolo romantico non ancora esplorato insieme.

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