Milano, 2 dicembre 2024 – L’Università Bicocca in prima linea, concretamente, contro la violenza sulle donne. Sono state tante le iniziative presentate in occasione dell'evento odierno "Gli strappi della violenza: riflessioni e azioni dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca". Da oggi in ateneo è attivo uno sportello antiviolenza a cui possono rivolgersi tutte le persone della comunità accademica ed è stata avviata una campagna di sensibilizzazione che mira a raggiungere chiunque possa avere bisogno di aiuto.
Durante l'incontro la rettrice dell'Università di Milano-Bicocca Giovanna Iannantuoni ha anche consegnato i premi in memoria di Sofia Castelli, la studentessa brutalmente assassinata lo scorso anno. I vincitori dei premi di laurea sono Valentina Rinaldi con la sua tesi "La valutazione del rischio nelle situazioni di violenza domestica. Il Domestic Abuse Stalking and Honour-based violence (DASH) model come strumento innovativo nel contesto italiano" e Antonio Sibilia con la sua tesi "Cori antichi e narrazioni odierne: dalle voci supplicanti di Eschilo al sistema di protezione internazionale".
Le parole della rettrice
“Nel nostro ateneo da anni siamo in prima linea per combattere ogni forma di violenza e molestia, con iniziative di sensibilizzazione, formazione e soprattutto con azioni di supporto alle vittime. Va in questa direzione la creazione dei premi di laurea "Sofia Castelli" che considero un passo importante verso la promozione della consapevolezza e della ricerca su un tema cruciale per la società contemporanea. E anche un modo per tenere acceso il ricordo di Sofia la cui vita è stata spezzata in modo così atroce", spiega la rettrice Iannantuoni. "Per essere il più concreti possibile abbiamo anche attivato lo sportello antiviolenza che sarà un luogo sicuro al quale rivolgersi per chiedere aiuto".
Lo sportello anti violenza: come funziona
A spiegare le modalità di accesso e di funzionamento del servizio è stata la professoressa Patrizia Steca, presidente del CUG, il Comitato Unico di Garanzia di Milano-Bicocca. Destinato a prevenire e contrastare ogni forma di violenza contro le donne, a ricevere le vittime, a offrire loro protezione e a predisporre percorsi di uscita dalla violenza, lo sportello è un traguardo per l'ateneo e sarà aperto a tutta la comunità accademica, dalle studentesse alle professoresse, alle ricercatrici e a tutto il personale che lavora all'università.
"Ci siamo convenzionati con due centri antiviolenza già attivi sul territorio, ovvero CADMI-Casa di accoglienza delle donne maltrattate di Milano e l'associazione SVS-Donna Aiuta Donna Onlus", ha spiegato Steca. Inoltre e' stata lanciata la campagna "Rifletti per cambiare" grazie alla quale saranno affissi sugli specchi delle toilette dell'università adesivi con frasi motivazionali per incoraggiare le vittime a chiedere aiuto. Alcuni esempi? "Nessuno ha il diritto di farti sentire meno di ciò che sei"; "L'isolamento è un segnale di controllo. Non permetterlo"; "Non lasciare che ti convincano del contrario. La violenza psicologica è reale". L'artista Patrizia Benedetta Fratus ha infine introdotto REMAKE, l'opera collettiva di arte sociale che ha coinvolto la comunità accademica e la cittadinanza per il resto della giornata al piano -1 dell'edificio Agorà.