Scandalo Farfalle, l'effetto collaterale: sponsor in fuga dalla ginnastica

Budget ridotti anche del 40% rispetto all'anno scorso. L’appello della società Milano 2000, che allena atleti al trampolino elastico in vista delle Olimpiadi di Parigi

Marco Lavino, venunenne di Brindisi, si allena e frequenta l’università a Milano

Marco Lavino, venunenne di Brindisi, si allena e frequenta l’università a Milano

Milano - Volano sul trampolino elastico. Con quella leggerezza talmente perfetta da nascondere in un’acrobazia gli anni di allenamento e i sacrifici. Ma ora i “salti mortali“ tocca farli per cercare uno sponsor. Perché "dopo gli scandali che hanno toccato il mondo della ginnastica (per presunti abusi che avrebbero riguardato le “Farfalle“ azzurre, ndr), diversi brand si sono dileguati. Non entro nel merito della vicenda ma sta di fatto che per tutto il mondo della ginnastica le risorse sono diminuite, con budget ridotti anche del 40% rispetto a un anno fa. E a rimetterci sono le società 'sane', la maggioranza, che ora devono ingegnarsi sia per mandare avanti le loro giovani promesse e sia per le attività quotidiane. È il nostro caso ma anche quello di tante altre realtà. E noi, per dire, in palestra non abbiamo neppure una bilancia".

A parlare è Luigi Meda, collaboratore tecnico della sezione trampolino elastico della Federazione Ginnastica d’Italia e direttore sportivo della Società ginnastica Milano 2000, fondata 53 anni fa da suo padre Ezio in viale Stelvio e poi trasferita in via Martignoni, a due passi da via Melchiorre Gioia. Nella tensostruttura, tra i 500 iscritti di ogni età che praticano sport a tutti i livelli ci sono giovanissimi che si allenano con l’obiettivo di qualificarsi per le Olimpiadi di Parigi 2024 nella loro specialità: il trampolino elastico. La stessa palestra del campione Flavio Cannone che ha partecipato a tre Olimpiadi.

Tra le nuove leve Samuele Patisso Colonna, diciannovenne che ha conquistato l’11° posto ai Mondiali di Sofia a novembre (e per Parigi le porte sono aperte ai primi 16 del mondo). Atleta “cresciuto“ alla Milano 2000, studente di Economia all’Università Cattolica. Settimo nel syncro con il compagno di squadra Marco Lavino, ventunenne brindisino trasferitosi a Milano per sport e studio ("sono iscritto in Scienze motorie all’Università Statale"). Figlio d’arte, dato che il papà è allenatore di trampolino elastico e la mamma di ginnastica ritmica. Sogna Parigi anche Isabella Murgo, ventenne, tra le migliori 24 d’Europa. Ammessi nel “team Italia“ pure i fratelli Andrea e Letizia Radaelli, di 16 e 13 anni.

"Ora – evidenzia Luigi Meda – si tratta di partecipare alle gare per poter accumulare punti. Ma le trasferte sono costose, soprattutto quelle oltre Oceano". Ed essere senza sponsor non aiuta. Da qui, l’appello: "Se qualche azienda volesse sponsorizzare il trampolino elastico e la ginnastica in genere, saremmo felicissimi. La difficoltà tocca tante società in tutta Italia".

Il fuggi-fuggi di sponsor è confermato da Giuseppe Cocciaro, dt della Nazionale di artistica maschile e trampolino elastico: "Molti – sottolinea – non hanno confermato le sponsorizzazioni per il 2023; siamo a una riduzione del 30, 40%. Nessuno ha esplicitato il motivo ma è facile intuire che alla base ci siano le polemiche sui presunti abusi nella ritmica e il clamore che ne è conseguito. Abbiamo dovuto limitare le partecipazioni alle gare e cerchiamo di risparmiare il più possibile. Non facile, nell’anno delle qualificazioni olimpiche". Il taglio di budget sarà all’ordine del giorno della riunione di domani, "ne discuteremo al Consiglio federale – fa sapere Ermes Cassani, team manager nazionale per il trampolino elastico –. Peraltro arriva in un periodo di aumento di costi: le spese per hotel e in generale per le trasferte sono salite del 15%. Il prossimo agosto, per fare un esempio, ci saranno le qualificazioni in Florida. Un biglietto aereo costa 600 euro".

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