Spid, home banking e pensione telematica: anziani abbandonati

La Spi-Cgil : una folla di “analfabeti digitali“ tagliata fuori da servizi essenziali

Persone in coda davanti all’ufficio postale in Cordusio per completare la procedura per lo

Persone in coda davanti all’ufficio postale in Cordusio per completare la procedura per lo

Milano, 22 marzo 2021 - La procedura per lo Spid, il sistema unico di accesso con identità digitale ai servizi online della pubblica amministrazione, diventa un ostacolo insormontabile per chi non possiede email, computer o smartphone. E l’home banking, con sistemi di autenticazione sempre più complessi per evitare intrusioni, per chi non ha una minima alfabetizzazione informatica si traduce in barriere che impediscono di accedere in autonomia al proprio conto, in quartieri e paesi dove scompaiono le filiali degli istituti di credito. La rivoluzione digitale accelerata dalla pandemia sta tagliando fuori una fascia della popolazione, con problemi che sono solo agli inizi e non riguardano solo gli anziani. "Il divario digitale è legato al fattore anagrafico ma anche economico e sociale – spiega Mauro Paris, della segreteria lombarda del sindacato dei pensionati Spi-Cgil –. Il problema è che questi metodi, che presentano anche grossi vantaggi per i cittadini, sono stati imposti all’improvviso, senza tenere conto delle persone non ancora in grado di recepirli".

Così sindacati e associazioni che lavorano a contatto con anziani e persone in situazioni di disagio devono colmare il vuoto lasciato dal pubblico. La "troppa tecnologia" crea anche barriere per ottenere informazioni sulla pensione, visto che già da anni l’Inps non spedisce più documenti cartacei relativi ai trattamenti previdenziali, consultabili solo online. Solo un quarto degli utenti, però, ha ultimato la procedura per il “vecchio“ Pin Inps ora sostituito dallo Spid, secondo i dati dei sindacati. L’altro 75% non ha potuto visionare i propri cedolini e controllare importi ed eventuali variazioni, in una regione che conta circa due milioni di pensionati. Stesso discorso per le operazioni bancarie, il fascicolo sanitario elettronico della Regione Lombardia, la procedura per prenotare il vaccino anti-Covid. E l’obbligo dello Spid è un nuovo capitolo, con disagi che si sono già concretizzati nelle code davanti alle Poste. "I problemi si sono acuiti con la pandemia – spiega Fulvia Colombini, della presidenza di Auser Lombardia – e riguardano soprattutto le persone sole, che non hanno figli o parenti in grado di aiutarle. La Regione e i Comuni dovrebbero favorire le attività di alfabetizzazione informatica, perché ci sono anziani che sono partiti da zero e adesso sono in grado di compiere in autonomia la maggior parte delle operazioni". Una rete per non lasciare le persone sole di fronte alla tecnologia e anche di fronte alle insidie delle truffe online. "La svolta digitale comporta grossi vantaggi e semplifica la vita – conclude Paris – ma questo cambiamento deve essere governato".