Prolungata la sperimentazione al Trotter, in arrivo nuovi progetti di "urbanismo tattico"

La zona tra via Rovereto e via Giacosa è rinata. Ecco i progetti che partiranno prossimamente

La zona del Parco Trotter dopo l'intervento di urbanismo tattico

La zona del Parco Trotter dopo l'intervento di urbanismo tattico

Milano, 10 luglio 2019 - Non finisce con la zona «TrentaMi in verde» la sperimentazione di urbanistica tra via Rovereto e via Giacosa, proprio davanti al parco Trotter. La buona notizia è che il Comune nei giorni scorsi ha prolungato fino al 30 dicembre la permanenza del progetto, condiviso e molto apprezzato dai residenti. Ancora sei mesi in cui si cercheranno i fondi per rendere definitivi quegli interventi grazie ai quali la zona del Trotter è letteralmente «rinata». È stata ristretta la carreggiata di via Rovereto in modo da dare spazio a piante in grandi vasi, che potranno in futuro diventare alberi, sono state messe nuove aiuole, e con l’aiuto di tutti i residenti sono stati realizzati nuovi luoghi di aggregazione, panchine in cui improvvisare pic nic, lavorare o semplicemente in cui accomodarsi per chiacchierare o bere qualcosa.

Gli incroci con viale Monza e via Giacosa sono stati resi più sicuri grazie all’ampliamento dei «golfi» nei marciapiedi e all’accorciamento degli attraversamenti pedonali. Infine la zona antistante l’ingresso del parco Trotter, da sempre oggetto di sosta selvaggia, è stata ripulita e riqualificata con una nuova asfaltatura, disegni colorati, altre panchine e piante. Il piccolo sacrificio è avere qualche parcheggio in meno, peraltro abusivo, ma il grande vantaggio è riavere un luogo nuovo per vivere il verde e la socialità. I primi risultati di questa sperimentazione, quelli che hanno convinto il Comune a prolungare sono secondo i residenti: migliore vivibilità delle strade a velocità moderata, riduzione del rumore e dello smog, maggiore sicurezza e migliore qualità dello spazio pubblico.

Di questo spazio che torna a vivere se ne prendono cura in tanti, fra gli altri Nolo Social District con Davide Fassi animatore del progetto MoBì, Core-lab e Genitori Antismog. Ma i progetti e le idee non sono finite qui. A settembre partirà una seconda importante sperimentazione davanti alla scuola elementare di via Venini. Ancora un progetto, presentato ieri sera, che vuole migliorare la vivibilità e viabilità delle strade, ridurre lo smog e snellire una circolazione che non consente una tranquilla circolazione. All’altezza di quello che oggi è poco più di un anonimo spiazzo di snodo per le auto, ci sarà una piazza vera e propria che porterà a un cambio di circolazione del senso di marcia delle strade adiacenti e la possibilità di girare con la bici.

«Questi progetti sono esempi applicati di urbanismo tattico – spiega Davide Fassi docente del Politecnico – un approccio innovativo che aiuta a promuovere le trasformazioni urbane e porta maggiore vivibilità nei quartieri».

 

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