Sparatoria nei boschi dello spaccio

Prosegue senza sosta la faida degli spacciatori nordafricani nei boschi del Rugareto a Rescaldina. Venerdì sera un 24enne marocchino è stato ricoverato al pronto soccorso di Garbagnate, per una ferita da arma da fuoco all’altezza della spalla destra. I carabinieri ipotizzano un regolamento di conti legato al traffico di droga che purtroppo in zona prosegue da anni.

Il giovane nordafricano sarebbe stato colpito da un fucile e ad accompagnarlo in ospedale sarebbe stata un’auto privata che poi è sparita nel nulla. Sul caso hanno subito indagato i carabinieri della compagnia di Rho.

Dopo un primo interrogatorio è emerso che il ferimento sarebbe avvenuto all’interno del bosco del Rugareto a Rescaldina. Non si conoscono le dinamiche che hanno portato al ferimento dell’uomo, ma con tutta probabilità i colpi di arma da fuoco sarebbero stati esplosi dalle bande rivali che si stanno spartendo il mercato della droga in questa area boschiva dove in questi anni è avvenuto di tutto.

Il ferimento si inquadrerebbe nei contrasti connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti nella zona. Il tutto ad appena cinque mesi dall’omicidio di un altro marocchino avvenuto nel medesimo luogo. Bouda Ouadia, 30 anni e originario del Marocco, immigrato irregolare e ufficialmente senza fissa dimora, era stato rincorso dai suoi killer che poi lo hanno freddato colpendolo alla nuca. L’uomo aveva corso per una trentina di metri mentre gli sparavano, finché è stato colpito a morte.

Il marocchino faceva da sentinella nei boschi per un gang di nordafricani. Nell’area in questione sono stati recuperati bossoli di due diversi calibri e sequestrata una bici.

Anni prima l’omicidio, negli stessi boschi, del senegalese Abib Modou Diop, aveva dato il via a una vera e propria escalation di violenza in tutta la zona. Dopo mesi di indagini il suo assassino era stato individuato dai carabinieri. Si tratta di Cherif Ahmed, condannato poi in contumacia a 25 anni e 6 mesi di carcere. L’uomo, nipote del boss dello spaccio del Rugareto, aveva punito il senegalese per aver rubato alcuni ovuli di coca per un valore di poco superiore ai 100 euro. L’assassino era poi riuscito a fuggire in Marocco.

Christian Sormani

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