Spaccio di droga con drone e telefoni criptati: arrestati tre albanesi

Operazione degli agenti del commissariato Comasina, trovati ingenti quantitativi di cocaina e hashish

Polizia

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Milano, 10 settembre 2020 - Controllavano l'attività di spaccio usando un drone da remoto per verificare la vendita al dettaglio degli stupefacenti e prevenire eventuali interventi delle forze dell'ordine. Così agivano i tre cittadini albanesi di 22, 23 anni e 27 anni arrestati lunedì dalla polizia di Milano che ha inoltre eseguito un fermo nei confronti di un complice 21enne e sequestrato un totale di 17,6 chili di hashish e 1,160 chili di cocaina. Tutti gli arrestati avevano già con precedenti specifici e irregolari sul territorio nazionale.

Le indagini degli agenti del commissariato Comasina, tese al contrasto del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti della zona di competenza, hanno portato all'arresto dei giovani spacciatori dopo una serie di servizi di osservazione concentratisi in particolare nella zona pedonale tra via Oroboni e via Morlotti. Dopo aver accertato che l'attività di spaccio fosse caratterizzata, tra l'altro, dall'utilizzo di un drone, gli agenti sono poi risaliti all'appartamento dal quale veniva telecomandato l'apparecchietto volante, notando che nei pressi dello stesso sito ci fosse un via vai di macchine sospette.

Così lunedì, i poliziotti della squadra investigativa del Commissariato Comasina, durante un appostamento hanno individuato il 27enne alla guida di un'automobile. Il giovane, dopo aver scambiato cenni d'intesa con gli altri complici, si è allontanato in direzione della strada statale Milano-Meda. Gli agenti del Commissariato hanno quindi allertato i colleghi in volante, che hanno fermato l'automobile sospetta in viale Enrico Fermi. Nascosti all'interno di un vano ricavato sotto ai sedili posteriori, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 2 kg di hashish suddivisi in 20 panetti.

Poco dopo in via Murat, i poliziotti hanno fermato e controllato il 23enne trovato in possesso di un cellulare, e il 22enne con tre telefoni cellulari, di cui uno dotato di tecnologia capace di criptare le chiamate, infine alcune chiavi risultate essere dell'appartamento di via Oroboni. Gli agenti si sono dunque recati presso lo stabile per eseguire una perquisizione domiciliare. Al loro arrivo hanno notato affacciato alla finestra il 21enne che come reazione alla vista della polizia è fuggito, facendo perdere le proprie tracce. All'interno dell'appartamento, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato 15,6 kg di hashish, 1,16 kg di cocaina, due bilance elettroniche, materiale per il confezionamento della droga, un altro cellulare con tecnologia di criptazione delle chiamate, e il drone utilizzato per il controllo della piazza di spaccio. Il 22enne, il 23enne e il 27enne sono stati così arrestati per detenzione e spaccio di stupefacenti, dando inizio poi alle ricerche del complice fuggiasco. Quest'ultimo è stato rintracciato il giorno successivo e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria.

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