Spaccata e incendio in Comune

Raid vandalico dai contorni misteriosi a Vizzolo: la vetrata sfondata di notte, quindi le fiamme alla mattina.

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di Patrizia Tossi

Una lastra di marmo gettata di notte contro una finestra del municipio, un "fan coil" danneggiato dalle schegge di vetro, mozzicone di sigaretta buttato all’interno o un corto circuito sull’impianto elettrico partito a scoppio ritardato. È una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti che indagano sull’incendio scoppiato lunedì mattina nell’ufficio demografico del Comune, dove un atto vandalico notturno avrebbe innescato un effetto domino preoccupante. I carabinieri della Compagnia di San Donato non avrebbero rinvenuto alcun innesco, tracce di liquido infiammabile o taniche di benzina, per ora tutto sembrerebbe portare sulla pista dell’atto vandalico sfuggito di mano.

Le fiamme hanno distrutto qualche documento e pochi mobili, ma il forte vento di ieri mattina ha creato un effetto camino che in poche ore ha invaso il palazzo municipale, spargendo ovunque fumo e fuliggine. "Non credo si tratti di un avvertimento – spiega la sindaca di Vizzolo, Luisa Salvatori – non abbiamo lottizzazioni in atto o vicende spinose da affrontare. Non ho mai ricevuto segnali. Qualche giorno fa ero solo stata criticata sui social per aver espresso solidarietà nei confronti di un rifugiato di guerra che gira in zona. Non penso si tratti di ritorsione per questo. Per me il gesto rimane inspiegabile quanto grave".

Tutto è iniziato intorno all’1.30 di lunedì notte, quando un uomo non ancora identificato ha staccato un pezzo di marmo da un’aiuola, scagliandola con forza contro il vetro. "Il primo a dare l’allarme è stato un consigliere comunale, che ha assistito all’atto vandalico in diretta – racconta la prima cittadina -. Abita vicino al municipio e stava telefonando alla fidanzata, quando ha sentito l’allarme ed è corso sul posto Ha visto un uomo da solo, ha cercato di raggiungerlo ma è scappato. Non è la bravata di un gruppo di ragazzini".

Il consigliere ha scattato una foto e l’ha mandata alla sindaca attraverso la chat di WhatsApp. Era notte, il messaggio è passato inosservato. Solo alle 8 di ieri mattina, letto il messaggio, lei ha avvisato i dipendenti comunali. Quando hanno cercato di entrate dal garage sotterraneo, hanno visto un fumo così denso che sono stati costretti a chiudere tutto e passare dall’esterno. Tutti i segnali portano alla pista dolosa. Le fiamme sembrano essere partite dal fan coil sotto la finestra spaccata, forse si è innescato un corto circuito. O un cerino gettato a terra, ma l’incendio non è divampato subito". Il fumo e la cenere hanno reso impraticabile il Comune, che però non ha subito danni strutturali ed è quindi rimasto agibile. Oggi rimarrà chiuso.

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