Milano: l'auto era in sosta vietata, il proprietario risponde di omicidio

Contro la vettura parcheggiata male si schiantò, dopo un incidente, un motociclista che morì per l’impatto

Multa per sosta vietata (Archivio)

Multa per sosta vietata (Archivio)

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Milano - Una sosta vietata con conseguenze fatali. In realtà, a prima vista sembrerebbe un tragico incidente stradale come tanti, quello in cui perse la vita un paio d’anni fa Michael Nasr, 25enne romano di padre egiziano. Era sul suo motorino e a un incrocio passò regolarmente con il verde. Un’auto che veniva dall’altra direzione, invece, dopo una sosta durata appena un secondo ripartì ignorando il rosso del semaforo: l’anziano conducente aveva fretta ed era convinto che in senso contrario non arrivasse nessuno.

Lo scontro fu inevitabile. La macchina urtò sul fianco il motociclo e lo mandò a sbattere contro un’auto parcheggiata lungo la strada. L’impatto fu terribile: Michael morì immediatamente, prima ancora di volare per 15 metri e finire a terra. Ma al processo per omicidio stradale che inizierà a breve, sul banco degli imputati non ci sarà il conducente delle vettura passata con il rosso, che nel frattempo è deceduto per cause naturali. A difendersi dall’accusa di cooperazione colposa nella morte del 25enne sarà invece il proprietario dell’auto parcheggiata irregolarmente lungo la strada e contro la quale il ragazzo finì per schiantarsi. Non fosse stata lì, forse si sarebbe potuto salvare: così chi la parcheggiò malamente ora invece di una multa per sosta vietata rischia una condanna pesante per omicidio colposo.

Successe due anni e mezzo fa in piazza Bilbao, poco prima di mezzogiorno. Nasr percoreva con il suo Yamaha via Ettore Ponti diretto verso via Santander; la Daihatsu di S.Z., 83enne alla guida con a fianco la moglie, percorreva invece la carreggiata di raccordo della piazza per immettersi su via Ponti, ma non si fermò al rosso. Dopo l’urto con il motorino, Michael venne proiettato "contro la parte posteriore dell’autovettura Subaru (...) parcheggiata in sosta irregolare in prossimità dell’intersezione" tra le due vie.

Gli accertamenti della polizia locale portarono ad escludere un malfunzionamento del semaforo, e le testimonianze di chi si trovò ad assistere all’incidente furono concordi nella ricostruzione della dinamica: fu l’auto a non rispettare il rosso. Ma dopo gli esiti del l’autopsia, anche la relazione del medico legale non lasciò dubbi: l’impatto contro la Subaru parcheggiata nel posto sbagliato non lasciò scampo allo sfortunato Michael, che morì sul colpo.