"Sopravvivo con l’aiuto di mia madre"

"Senza i soldi di mia madre sarei già in mezzo alla strada. È lei che integra il mio stipendio. Ho cresciuto un figlio da sola. Ogni mese fra affitto e spesa sono in rosso di 300 euro e con il trasloco a Vimodrone i conti sono peggiorati, il deficit aumenta". Fulvia Recchia, 49 anni, è una mamma mono-reddito in servizio a Csc da 13. "Non sono un dirigente, non ho benefit, la mia macchina ha 160mila chilometri e utilizzarla per timbrare il cartellino è un’impresa. Mi sto svenando e come me tante altre colleghe messe in difficoltà dall’accordo che ci ha costrette a rientrare in sede. Peccato che adesso il call-center disti un’ottantina di chilometri più di prima. Una situazione insostenibile che finiamo per pagare noi lavoratrici: l’anello debole della catena per definizione. Ho fatto 21 anni di sacrifici per dare un futuro al mio ragazzo. Studia all’estero e deve continuare a poterlo fare". Bar.Cal.

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