L’odontoiatra che si fingeva prof: "Soldi per saltare il test d’ingresso alla Statale

Su Linkedin vanta ruoli da docente e coordinatore ma l’ateneo lo smentisce

L'Università Statale

L'Università Statale

Milano, 16 giugno 2018 - «Coordinatore dei corsi di perfezionamento di lingua inglese del Dipartimento di Scienze biomediche del San Paolo», «Professore a contratto dell’Università degli Studi di Milano dal 2006 a oggi», «Odontologo forense per il Tribunale di Milano». Fra i «traguardi raggiunti» stralci di un articolo senza alcun riferimento alla testata, a luogo e data, di cui non si trova traccia nella Rete: «Odontoiatra salva la vita a professionista di arti marziali colpito da arresto cardiaco». Qualifiche e incarichi altisonanti, e perfino un gesto eroico, nel curriculum su Linkedin del dentista Roberto Galazzo, titolare di uno studio a Milano. Peccato che alla banca dati della Statale risulti un rapporto molto meno stretto e recente fra Galazzo - uomo chiave del presunto affaire sulle forniture di dispositivi medici - e l’ateneo. Il professionista ha collaborato con l’Istituto di Patologia generale dal 2002 al 2004, percependo complessivamente, in tre anni, poco più di ottomila euro.

Nel settembre 2016, poi, Galazzo si sarebbe proposto come intermediario per favorire il reclutamento di studenti per i corsi di perfezionamento organizzati dall’università nel settore odontoiatrico/impiantologico. Tentativo non andato a buon fine. Sette mesi prima il nome di Galazzo compare in relazione a un’indagine interna della Statale su un documento «palesemente falso» finito nelle mani di una società di consulenza assicurativa. In seguito alla denuncia, la Procura di Milano aprì un’inchiesta con l’ipotesi di reato di sostituzione di persona. Il 10 aprile dell’anno scorso è stata chiesta l’archiviazione, motivata anche con «la difficoltà nell’individuazione dei soggetti coinvolti».

Passano i mesi e, lo scorso 18 marzo, esplode il caso col servizio mandato in onda dal programma di Italia Uno, Le Iene. Galazzo, stando all’inchiesta dell’inviato Giulio Golia, avrebbe incassato 35mila euro in diverse tranche da una madre, convinta a versare denaro per far entrare la figlia alla facoltà di Odontoiatria, saltando il test d’ingresso. Una corsia preferenziale promessa dal dentista, che si presentava come docente dell’ateneo. L’ultimo colloquio tra la donna e il professionista è stato ripreso con una telecamera nascosta, documentando il raggiro. «Faccio favori a tutti perché è nel mio carattere (....) altre due ragazze sono entrate e hanno cominciato a frequentare, ho aiutato più di un centinaio di persone», affermava Galazzo. «Quando ricevo un ringraziamento, che non sono fiori ma opere di bene, io ricevo del denaro (...) il 90% non va a finire nelle mie tasche ma ai poveri disgraziati di ricercatori che prendono 450 euro al mese. Stai dando una mano alla ricerca». All’inviato delle Iene che si è presentato nel suo studio, Galazzo ha negato tutto: «Non ho fatto entrare nessuno, erano dazioni liberali inerenti a ricerche che ho compiuto». La Statale ha chiarito che l’ateneo «non può intervenire in nessun caso sull’ammissione alla facoltà di Odontoiatria di persone che non abbiano passato il test, che è nazionale», parlando di «truffa». Una vicenda «gravissima», per cui l’ateneo ha denunciato la donna che dice d’aver pagato, oltre al dentista che (ha chiarito ) non è suo collaboratore, e non è mai stato un suo professore. 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro