Social housing: le crepe a Cenni di Cambiamento. "Abbandonati, promesse tradite"

Milano -  Per il terzo inverno consecutivo in alcuni appartamenti non arriva l’acqua calda, problema che si somma a malfunzionamenti dell’impianto di riscaldamento. Gli addetti alla manutenzione latitano e, fra i problemi segnalati dai residenti, si aggiungono anche frequenti guasti degli ascensori o delle porte d’ingresso dei palazzi. "Ci sentiamo abbandonati – spiega Anna Ratti –. Un modello nordeuropeo di housing sociale applicato all’italiana rischia di tradursi in una speculazione edilizia, tradendo in parte gli obiettivi alla base". Anna abita in uno dei 122 alloggi in classe energetica A del complesso Cenni di Cambiamento in via Cenni, poco lontano dalla zona coinvolta nella partita sul nuovo stadio di San Siro. Un’area al centro di uno dei maxi-progetti di housing sociale sviluppati da Redo Sgr in collaborazione con il Comune, riqualificata anche grazie alla presenza del centro di produzione artistica Mare Culturale Urbano.

Cenni di Cambiamento, inaugurato nel 2013, è stato presentato come uno dei "più grandi progetti residenziali d’Europa realizzato in legno", con alloggi a prezzi calmierati per offrire una soluzione abitativa a famiglie della classe media con la formula dell’edilizia convenzionata in una città dove i prezzi del mattone sono saliti alle stelle, rigenerando aree pubbliche abbandonate. L’obiettivo è quello di "costruire una comunità", anche con spazi comuni, gettando le basi di "un nuovo stile di abitare" grazie a "tecnologia, collaborazione e condivisione". Cenni di Cambiamento ha anche vinto diversi premi, tra cui l’European Collaborative Housing Award 2017, dedicato a "progetti innovativi e inclusivi, capaci di ispirare politiche pubbliche a livello internazionale". Ma, dietro la facciata, stanno emergendo diverse crepe. E i residenti, che nel corso degli anni hanno acquistato gli appartamenti, si stanno mobilitando per ottenere il rispetto dei loro diritti. "È il terzo anno consecutivo che nel nostro appartamento arriva solo acqua tiepida – prosegue Anna Ratti – di colore giallastro. Diventa un problema anche solo fare la doccia. Redo Sgr, che ha affidato a una società esterna la manutenzione, non risponde alle nostre richieste. I problemi vengono gestiti con superficialità e leggerezza, il Comune è sparito, così come la Fondazione Housing Sociale".

Non si tratterebbe di un caso isolato, perché disagi simili - come raccontato dal Giorno - sono emersi anche nel complesso di via Antegnati 7, zona Ripamonti. I cinque palazzi che facevano parte dell’impero immobiliare di Ligresti a Milano, rimasti incompiuti e abbandonati per anni al degrado, sono stati riqualificati da Redo nell’ambito del progetto di housing sociale 5Square, che ha avuto però un avvio tormentato. Le famiglie e il sindacato Sicet-Cisl hanno chiesto un incontro a Redo, segnalando anche in questo caso problemi all’impianto di riscaldamento, allagamenti e infiltrazioni d’acqua, scarsa manutenzione del verde e degli spazi, oltre a una serie di altri problemi. Disagi che starebbero subendo anche gli abitanti di un altro complesso Redo, quello in via Ernesto Moneta. E, nello scenario, si inseriscono anche i “furbetti“ del social housing. Il primo caso è emerso nel complesso Redo Merezzate a Rogoredo Santa Giulia, costruito anche con fondi di Cassa Depositi e Prestiti su aree pubbliche. Un appartamento in housing sociale è stato “piazzato“ su Airbnb - 1.484 euro per una settimana - contravvenendo al contratto che vieta al beneficiario del canone convenzionato di rimettere le case sul mercato, proprio per evitare speculazioni. Dai controlli del Comune è emerso un altro caso in via Antegnati. L’appartamento era stato messo in affitto dai proprietari. Il prezzo? 1200 euro al mese.