Smog, polveri sottili ancora sopra i limiti: "Servono misure drastiche"

Non migliora la qualità dell'aria a Milano e scattano nuovi divieti. Legambiente scrive al sindaco Beppe Sala: "Bisogna stoppare i Suv"

Smog a Milano

Smog a Milano

Milano, 14 gennaio 2020 - Non migliora la qualità dell'aria di Milano, dove anche questa settimana si è aperta con il Pm10 oltre i limiti. Secondo quanto riportato dal bollettino dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente (Arpa) della Lombardia, il particolato registrato ieri da tutte le centraline attive in città è stato tra i 74 e gli 89 microgrammi per metro cubo contro i 50 della soglia massima. Non va meglio neanche nella provincia del capoluogo lombardo, con Pioltello-Limito a 62, Turbigo a 73 e a Magenta, dove si è toccato il picco con 92 microgrammi per metro cubo. Male anche a Monza (tra 66 e 69), Como, Cantù e Erba (67, 57 e 52), Merate nel Lecchese (60) e Busto Arsizio, Saronno e Ferno nel Varesotto (73, 68 e 71).

Scattano nuovi divieti

"Siamo in emergenza smog e la sequenza di superamenti dei livelli limite di Pm10 nell'aria è allarmante. Per questo abbiamo deciso di anticipare a domani le misure di secondo livello del protocollo aria della Regione Lombardia, che si aggiungono alle misure già in vigore e soprattutto ad Area B. In questa fase è necessario fare ancora di più". Lo ha annunciato l'assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli. Considerate le previsioni di Arpa, per oggi ancora favorevoli all'accumulo degli inquinanti, il Comune ha quindi deciso di anticipare di due giorni le misure del secondo livello previste dal 'Protocollo regionale sulla qualità dell'arià per contrastare la diffusione delle polveri sottili, che di solito scattano solo al decimo giorno consecutivo di superamenti del limite giornaliero di Pm10 di 50 microgrammi per metro cubo e che si attivano solo il martedì o il venerdì successivi all'ultimo rilevamento di Arpa. 

Con l'ordinanza del Comune da domani, mercoledì 15 gennaio, è previsto, rispetto a quanto attualmente in vigore a Milano (il primo livello del Protocollo regionale e soprattutto Area B) lo stop dei veicoli trasporto persone fino a Euro 4 e trasporto merci (veicoli commerciali) fino a Euro 3 ‪dalle 8.30 alle 18.30‬ anche sabato, domenica e festivi e trasporto merci (veicoli commerciali) Euro 4 ‪dalle 8.30 alle 12.30 ‬dal lunedì alla domenica, festivi inclusi. "E' evidente a tutti che le misure straordinarie non sono risolutive del problema di accumulo delle polveri nei periodi più critici dell'anno - ha affermato Granelli -. Servono misure strutturali. Dallo scorso anno abbiamo attivato Area B, la grande Ztl che progressivamente tiene fuori dalla città i veicoli più inquinanti ma è importante nelle fasi critiche dare un segnale più forte. Chiediamo alla Regione di affrontare l'emergenza smog in modo strutturale, con misure efficaci, con aiuti a cittadini e imprese per il cambiamento del parco circolante e maggiori risorse per il trasporto pubblico, purtroppo invece nel 2020 queste risorse sono state diminuite. Siamo in un'area geograficamente complicata e bisogna fare di più: Governo, Regione e Unione Europea ci aiutino".

Ecco la mappa della qualità dell'aria fornita dal sito di Arpa Lombardia

La mappa della qualità dell'aria dal sito di Arpa Lombardia
La mappa della qualità dell'aria dal sito di Arpa Lombardia

"Misure di emeregenza inefficaci"

"Sono passati 19 giorni da quando, a Milano e nelle città della bassa lombarda, si è cominciato a respirare ininterrottamente aria con livelli di polveri sottili mediamente doppi rispetto a quelli che la normativa europea considera tollerabili per la salute umana. Un contesto in cui le misure di emergenza fin qui programmate si stanno rivelando sistematicamente inefficaci. Se negli anni il livello delle concentrazioni atmosferiche degli inquinanti ha teso a ridursi, grazie ai miglioramenti di motori, impianti termici e industriali, la situazione continua invece ad andare malissimo quando occorre fronteggiare condizioni meteoclimatiche critiche, in cui gli inquinanti si accumulano determinando lo stato più nocivo per le vie respiratorie", ha detto Legambiente Lombardia.

"Modificare il proprio comportamento"

"Aver abbandonato misure drastiche e impopolari, come i blocchi del traffico, se da un lato è stato giustificato dalla scarsa efficacia di questi interventi spot, ha però portato a disperderne il valore educativo: oggi la gente non pensa più che di fronte all'emergenza smog si debba anche modificare il proprio comportamento. Infatti respiriamo un'aria tossica, ma il traffico è sempre lo stesso, se non peggio, dei giorni con aria accettabile - ha dichiarato Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia - Non diamo alibi ai cittadini per non comprendere che congestionare le città di traffico e usare l'auto anche per i piccoli spostamenti come portare i figli a scuola nel proprio quartiere non abbia un impatto significativo sul peggioramento della qualità dell'aria".

"Fermare i Suv"

Per rendere le misure più efficaci "occorre fare i conti con le emissioni dell'attuale parco auto. Se è vero che i diesel, specialmente quelli delle classi euro più basse, restano i veicoli più inquinanti tra quelli circolanti, è anche sempre più chiaro che, nei modelli automobilistici più recenti, le emissioni di polveri più rilevanti non sono più dallo scarico, ma derivano dall'usura: dei freni, degli pneumatici, dell'asfalto. Già cinque anni fa, con l'ultimo aggiornamento dell'inventario delle emissioni INEMAR, era chiaro come in una città come Milano il contributo di queste emissioni fosse pari a quelle dei gas di scarico. Sebbene non siano ancora disponibili inventari emissivi con dati più aggiornati, la situazione è sicuramente peggiorata per le emissioni da usura, soprattutto a causa della corsa agli acquisti di vetture di sempre maggior peso: un Suv da due tonnellate e mezzo, oltre ad inquinare di più con i gas di scarico, causa sicuramente maggior usura su freni, pneumatici e fondo stradale, rispetto a una utilitaria da nove quintali".

Una lettera al sindaco Sala: "Misure più drastiche"

L'associazione ambientalista ha scritto una lettera aperta al Sindaco di Città Metropolitana Giuseppe Sala, con i dati pubblicati da IEA (International Energy Agency) con un appello ad adottare misure mirate alla riduzione della circolazione dei mezzi più inquinanti, un consiglio che Legambiente Lombardia rivolge anche agli altri sindaci delle città del bacino padano che in questi giorni stanno respirando un'aria malsana. "Chiediamo al Sindaco metropolitano di Milano, in quanto garante della salute dei cittadini, di introdurre misure di emergenza che, in situazioni di inquinamento come quella che stiamo vivendo, vietino la circolazione di SUV e altre autovetture pesanti, di qualunque motorizzazione, fissando il limite a 1,2 tonnellate e, se la situazione dovesse continuare ad essere critica, di arrivare a ordinare il completo blocco del traffico, non solo nella città, ma in tutta l'area metropolitana. Chiediamo anche di stabilizzare tale misura di emergenza nel redigendo 'piano aria clima', in affiancamento al necessario irrigidimento per quanto riguarda la sosta, affinché sia chiaro che nelle scelte ambientali e climatiche della città di Milano non c'è spazio per i SUV", ha concluso Barbara Meggetto.

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