Milano, emergenza smog in città: il Governo scende in campo

Il viceministro Buffagni: "Invito Sala e Fontana a lavorare insieme a noi. Bisogna limitare i danni prodotti dal Pm10 sul territorio della Lombardia"

Il nuovo anno si è aperto con il problema della morsa dell’inquinamento

Il nuovo anno si è aperto con il problema della morsa dell’inquinamento

Milano, 7 gennaio 2020 - L’invito è a lavorare insieme, magari con un tavolo congiunto tra Governo, Regione e Comune, per combattere l’inquinamento ancora fuori controllo in Lombardia e a Milano. Il viceministro allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni, partecipa alla "Befana del clochard" organizzata dai City Angels e coglie la palla al balzo per indicare una delle priorità del Governo per il 2020: l’emergenza smog in Lombardia. "Con il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il governatore lombardo Attilio Fontana bisogna fare qualcosa per investire e limitare l’inquinamento di questo territorio perché procura troppi morti ed è un danno anche economico – sottolinea Buffagni –. Dobbiamo pensare alla salute dei cittadini, il mio è un invito al sindaco e al presidente della Regione per metterci insieme a lavorare, per sviluppare un territorio sostenibile e limitare i danni del Pm10".

L’inizio del 2020, oltretutto, non è stato dei migliori sul fronte dell’inquinamento in Lombardia. Il 1° gennaio, infatti, le centraline milanesi hanno registrato un valore “fuori legge’’ del Pm10: 131 microgrammi per metro cubo. Quasi il triplo rispetto al limite consentito di 50 mg/mc. Colpa dei botti di Capodanno. Ma anche il 2 dicembre (72 mg/mc) e il 3 dicembre (52) i valori erano sopra la norma. Situazione da bollino rosso, tanto che il 3 gennaio a Milano è scattato lo stop per i veicoli più inquinanti, in primis i diesel Euro 4. I valori del Pm10 sono tornati sotto la soglia-limite solo il 4 dicembre (44 mg/mc) e il 5 dicembre (44). Ma in città i divieti scattati quattro giorni fa non sono stati revocati, non ci sono ancora le condizioni. Revocate da oggi, invece, le misure temporanee di primo livello nei Comuni coinvolti (quelli con più di 30 mila abitanti, oltre a quelli aderenti su base volontaria) nelle provincie di Monza, Bergamo e Pavia, mentre sono state introdotte nelle provincie di Lodi e Mantova. A Cremona, infine, sono sono scattate le misure temporanee di secondo livello.

Più in generale , la situazione atmosferica della Valle Padana resta critica e le soluzioni messe in campo finora da Regione e Comune non sembrano in grado di risolvere l’allarme smog. Da qui le parole del grillino Buffagni a nome del Governo. In attesa delle risposte di Fontana e Sala all’invito del viceministro lombardo, interviene il presidente dell’Automobile Club Milano, Geronimo La Russa: "Giusto e doveroso assumere provvedimenti a tutela dell’ambiente. Obiettivi condivisi che vanno raggiunti con spirito comune. Evitiamo però che, anche nel 2020, il capro espiatorio delle azioni antismog siano sempre gli automobilisti".

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