Milano, 3 settembre 2023 – “Ho conosciuto Nicolò, il titolare di Disal, attraverso la community dei global shapers, una realtà composta da 10mila under 30 che realizzano progetti per le città. Quando ho finito il mio mandato a Bari, ho colto al volo l’offerta che mi ha proposto: posso continuare a promuovere la mia terra e nel frattempo sviluppare una comunità di coworkers”.
Laura Larocchia 25 anni, un anno fa viveva Milano, ma come tutti i giovani neolaureati non riusciva a sostenere i costi del capoluogo lombardo: "I benefici? Più che concreti. Qui con 700 euro mi pago un appartamento in affitto con vista mare, a Milano nemmeno una stanza. I miei amici spendono tutto il loro stipendio in affitto, supermercato e aperitivi con i colleghi. Questa non è vita”.
La parte più bella di operare come consulente libera dal dover timbrare il “cartellino“ è "la sfida di costruire un team complementare da remoto che riesce comunque a portare valori a dei clienti sparsi in tutto il mondo”. La questione sembra virare verso una differenza di “visione“ generazionale: “In certe aziende c’è un problema culturale, molti non capiscono che la conversione totale allo smart working potrebbe risolvere il problema delle città deserte”.