Smart working? Biglietti su misura

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Biglietti "smart working" per chi va in ufficio solo 2, o 3 volte alla settimana. È una delle iniziative messe in campo da Autoguidovie, compagnia di trasporto su gomma attiva dal Cremasco al Sud Milano, dal Pavese alla Brianza, per venire incontro ai viaggiatori in un periodo che, sull’onda dell’emergenza Covid, ha visto cambiare abitudini ed esigenze. "Dopo 25 mesi di pandemia - commenta Natalia Ranza, consigliere delegato della società - è importante riacquistare la fiducia dei passeggeri e presentare il trasporto pubblico come una vera alternativa all’auto privata, specie in tempi di caro-carburante. Autoguidovie oggi trasporta oltre l’80% dei passeggeri pre-Covid, ma l’obiettivo è recuperare il gap e anche superarlo". Con questa filosofia l’azienda ha emesso, appunto, un titolo di viaggio dedicato agli smart workers, che possono acquistare un carnet mensile da 16, oppure 24 viaggi scontato dell’8% rispetto al costo dei singoli biglietti. La compagnia ha inoltre proposto alle Agenzie del Tpl di Cremona e Pavia l’introduzione di "busMilano", un abbonamento scontato del 10% per coloro che ogni giorno raggiungono il capoluogo meneghino dal Pavese, o dal Cremasco. "Un abbonamento del costo di 98 euro contro 108, che andrebbe ad integrarsi anche col sistema della mobilità milanese - entra nel dettaglio Ranza -. Lo stesso tragitto percorso con l’auto comporterebbe una spesa mensile di circa 200 euro. Aspettiamo un riscontro per realizzare l’iniziativa". Fondata nel 1908 a Piacenza, Autoguidovie è oggi tra le più importanti aziende del trasporto pubblico in Italia ed è presente, direttamente o tramite società controllate, in cinque regioni: Lombardia, Veneto, Liguria, Piemonte ed Emilia Romagna. La società gestisce un perimetro di 46 milioni di bus-chilometri e dà lavoro a oltre 1500 dipendenti, per un giro d’affari di circa 160 milioni di euro. Tra le sfide per il futuro c’è quella di "studiare sistemi tariffari sempre più allineati ai bisogni dei clienti - ancora Ranza -. La nostra risposta al rincaro dei prezzi non è aumentare i biglietti, ma trasportare più passeggeri e incoraggiare chi ancora non lo fa a lasciare l’auto a casa, a fronte di un vantaggio economico e ambientale".Alessandra Zanardi

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