LAURA LANA
Cronaca

Smart working rodato: a Sesto i conti tornano

In municipio le pratiche evase a distanza sono ai livelli pre-pandemia

Code e attese agli sportelli municipali: in questo momento un brutto ricordo

Sesto San Giovanni (Milano), 25 novembre 2020 - Quarantuno fascicoli aperti al giorno. Numeri impressionanti, nonostante la chiusura fisica degli uffici per l’emergenza sanitaria. L’ufficio tecnico del Comune non è mai stato così attivo. Solo nell’ultimo mese, al Sue (sportello unico edilizia) e all’archivio, si sono registrate 500 attività e 110 accessi agli atti, mentre al Suap (sportello unico attività produttive) le pratiche avviate sono state ben 600. "Siamo in perfetta media mensile ante Covid e, in questo momento, non era affatto scontato mantenere tali ritmi – sottolinea l’assessore all’Urbanistica, all’Edilizia e ai Lavori Pubblici Antonio Lamiranda -. I dipendenti lavorano anche nel weekend, senza sabati e domeniche". Ci sono tante pratiche ad esempio nel Suap tra sospensioni, cessazioni e contributi vari dei bandi regionali. "Al Sue anche solo per una compravendita, ad esempio dove c’è da regolarizzare qualcosa, bisogna avviare la pratica. Molte pratiche edilizie sono di recupero appartamenti. Prima dell’ultima restrizione operavamo con i responsabili di settore e uno, due o massimo tre dipendenti per area/piano continuavano a lavorare in presenza, in municipio". Adesso praticamente ci sono solo i responsabili di settore, quando non devono stare in quarantena, e il resto del personale lavora da casa. "Le telefonate del pubblico vengono prese in carico con il trasferimento e la gestione da parte delle amministrative. Con il digitale è molto semplice gestire le pratiche, ci dicono i dipendenti. Il direttore dell’area tecnica è sempre presente tendenzialmente".

C’è poi la partita dell’accesso agli archivi per recuperare concessioni originali oppure i disegni per le modifiche. Quasi completamente in smart working anche il settore dei Lavori pubblici, dove 36 addetti su 41 lavorano in modalità agile. Lo stesso vale per il settore Ambiente, dove 27 operatori su 34 svolgono la propria mansione a distanza. A fare l’en plein sono i servizi cimiteriali, dove sono tutti in lavoro agile (8 su 8), il settore del Personale (16 su 16) e anche lo staff del sindaco. L’elenco delle attività svolte in presenza è comunque lungo: si va dai sopralluoghi nei cantieri e negli immobili comunali alle manutenzioni fino alle verifiche dei lavori in corso. Ci sono poi le educatrici dei nidi, che continuano a svolgere la loro mansione salvo chiusura del servizio, così come gli addetti al controllo mensa e gli agenti della polizia locale. E proprio Rsu e Uil, nei giorni scorsi, hanno chiesto la sospensione del turno notturno – che è stato riattivato nel weekend in modo strutturale – a causa dei contagi registrati tra i ghisa.