Smaltire il vetro: una vera odissea

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"Se tutti gli esseri umani sono uguali, lo stesso non si può dire dei rifiuti. Per lo meno presso la piattaforma ecologica di Pregnana Milanese. Perché qui i materiali di scarto vengono accettati o meno non tanto in base alla loro composizione, ma in base all’intenzione che sta alla base dello smaltimento da parte del cittadino".

È la denuncia di un cittadino pregnanese che si è trovato alle prese con lo smaltimento di una cassa di bottiglie di vetro trovate in cantina.

Una situazione molto semplice, un’azione che rientra nelle abitudine giornaliere che si è trasformata invece in una situazione davvero particolare. "Ho esposto, secondo le corrette modalità, il cassonetto blu del vetro, ma non è stato ritirato dalla Gesem, l’azienda che si occupa del servizio di igiene urbana - scrive nella mail che ci ha inviato - ho pensato così di portarlo in discarica per disfarsene definitivamente.

Ma qui il solerte addetto ha intimato il divieto: non si ritirano i materiali il cui ritiro è già previsto dalla raccolta porta a porta settimanale. Peccato che se si spulcia nel sito Internet dedicato alla raccolta rifiuti esista addirittura un documento apposito che disciplina proprio il conferimento".

Il modulo in questione che elenca tutti i rifiuti assimilati agli urbani che possono essere conferiti, tra cui c’è anche il vetro.

Una situazione di ordinaria burocrazia all’italiana o un errore dell’addetto? Pare che i codici che vengono assegnati ai rifiuti esposti a domicilio siano in pratica differenti a quelli che vengono assegnati ai rifiuti che si portano all’ecocentro.

E anche se si tratta fondamentalmente sempre di vetro, la piattaforma non è però attrezzata per accogliere oltre una certa quantità.

Da qui il rifiuto di smaltire le bottiglie di vetro nella piattaforma di via Dei Rovedi.

Ro.Ramp.

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