Milano, 27 agosto 2024 – La curcumina, una molecola antiossidante naturale estratta dalla curcuma, può aiutare a migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da atrofia muscolare spinale ( Sma) che non rispondono adeguatamente ai farmaci: lo dimostra uno studio pubblicato su International Journal of Molecular Sciences dall'Università Statale di Milano in collaborazione con l'Università di Pavia.
La Sma
La Sma è la più diffusa tra le malattie genetiche rare: causata da un'insufficiente produzione della proteina Smn, colpisce prevalentemente neonati, bambini e giovani adulti, determinando una precoce perdita dell'attività dei neuroni che regolano il movimento e la conseguente perdita dell'attività respiratoria e motoria. E' causata da una mutazione con perdita di funzione nel gene telomerico survival motor neuron (SMN). L'elevata eterogeneità della fisiopatologia della SMA è determinata dal numero di copie di SMN2, un gene centromerico che puo' parzialmente sostituire SMN1 e trascrivere per la stessa proteina, sebbene venga espresso con una efficienza inferiore. La SMA colpisce prevalentemente i motoneuroni, ma possono essere danneggiati anche tessuti e organi diversi, a seconda della gravità della patologia.
Terapia antiossidante
Recentemente è stato osservato un elevato stress ossidativo nelle cellule affette da SMA, per tale motivo i ricercatori dell'Università Statale di Milano hanno studiato l'impatto della terapia antiossidante sulle cellule staminali neurali (NSC), che hanno il potenziale per differenziarsi in motoneuroni, ottenute da un modello di SMA (SMN-7). Gli antiossidanti possono agire attraverso varie vie: ad esempio, alcuni di essi esercitano la loro funzione attraverso la proteina nuclear factor (erythroid-derived 2)-like 2 (NRF2).
La curcumina
Un potente antiossidante è la curcumina, i cui effetti vengono sfruttati da oltre 4.000 anni nella medicina tradizionale cinese e in quella indiana. Una dieta ricca di curcumina aiuta ad abbassare l'infiammazione e a combattere una varietà di malattie umane inclusa la malattia di Alzheimer.
Gli esperimenti
Nello studio i ricercatori del laboratorio di Fisiologia delle cellule staminali neurali del dipartimento di Scienze farmaceutiche della Statale di Milano (Raffaella Adami e Daniele Bottai), in collaborazione con Monica Canepari dell'Università di Pavia, hanno descritto come la curcumina sia in grado di modificare alcune proprietà fisiologiche delle cellule staminali neurali sia sane che affette da SMA. Molto probabilmente, questo effetto si esplica con un meccanismo di attivazione della traslocazione nucleare di NRF2 indotto dalla curcumina, che pero' non porta ad una produzione di fattori antiossidanti, bensì all'attivazione del promotore di SMN e a una maggiore produzione del trascritto e della proteina SMN funzionante.
I primi risultati
“Saranno necessarie ulteriori analisi per districare i meccanismi molecolari coinvolti negli effetti della curcumina su Nrf2 nel nostro modello di Sma”, spiegano i ricercatori, ma questi risultati preliminari sembrano indicare la possibilità di utilizzare la curcumina come trattamento nutraceutico per migliorare la qualità della vita di quei pazienti che hanno una risposta insufficiente ai nuovi farmaci contro la Sma.