Sindaci mobilitati: "Salviamo il Frecciarancio"

Linea Milano-Limbiate. Appello al Comune di Milano. e Regione: chiesto. un tavolo tecnico urgente

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Anche i cinque sindaci dei Comuni della linea tranviaria "Milano-Limbiate" si mobilitano per salvare il "Frecciarancio". Con i comitati dei pendolari e dei cittadini, l’altro ieri sera in presidio al capolinea M3 Comasina, gli amministratori locali di Cormano, Paderno Dugnano, Varedo, Senago e Limbiate chiedono, a Comune di Milano e a Regione Lombardia, che questo servizio tranviario non venga sospeso e che venga al più presto aperto un tavolo tecnico per capire come salvare la tranvia, che svolge un ruolo importante per il trasporto pubblico da Milano a Limbiate. Il loro impegno è stato messo nero su bianco, spendendo nei giorni scorsi una lettera al Pirellone e a Palazzo Marino, per chiedere un incontro urgente sul futuro della storica linea, ormai a soli 9 giorni dalla sua chiusura. Con la soppressione dell’amato "Frecciarancio" e con la sua sostituzione con i bus di linea, dal 1° ottobre, gli utenti avrebbero un grave disagio: proprio gli autobus finirebbero nelle lunghe code che si registrano sulla statale dei Giovi, "molto congestionata nelle ore di punta" da e verso Milano.

Come accade soprattutto a Cormano, dove ci sono gli svincoli della Autostrada A4 e delle superstrade "Milano-Meda" e "Rho-Monza". In poche parole, il tram viaggerebbe ancora nella sua sede protetta, mentre i bus finirebbero "nel traffico già caotico, che sta invadendo via dei Giovi - conclude il sindaco di Cormano, Luigi Magistro -. L’attuale tranviaria deve essere mantenuta in esercizio sui nostri territori, per i residenti e anche per l’ambiente urbano delle città. La linea Milano-Limbiate non deve essere dismessa, individuando le condizioni di sicurezza necessarie per il transito dei tram".

Giuseppe Nava

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