Silvio Berlusconi compie 85 anni: una vita fra calcio, tv e politica

Dal Milan agli scandali, passando per Forza Italia e la "discesa in campo"

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi

Probabilmente quello di Silvio Berlusconi è il nome che nel corso degli ultimi quarant'anni è stato più pronunciato dagli italiani e dai cittadini stranieri per identificare l'Italia nel mondo. Amato e odiato, mai in egual misura, Berlusconi compie oggi 85 anni. Un compleanno che l'ex Presidente del Consiglio festeggia ad Arcore attorniato dalla famiglia. Oggi il nome di Silvio Berlusconi è accostato soprattutto al sogno del Quirinale, ma fra gli anni Novanta e il primo decennio del nuovo millennio il Cavaliere è stato fra i protagonisti della vita politica, ma anche della cronaca nazionale. 

Il primo amore: il mattone

Pare strano, ma la prima occupazione di Berlusconi è stata quella di agente immobiliare. La sua abilità come veniditore e comunicatore lo ha contraddistinto sin da subito, tanto che presto è diventato manager di società edili. Milano 2 rappresenta il suo successo edilizio più importante e ancora oggi visibile e tangibile.

La finanza

Dalle assicurazioni alla Standa: il nome di Berlusconi si lega poi anche ai servizi ai cittadini e alla grande distribuzione. 

La tv

Negli anni Settanta Berlusconi prova il grande salto. Un salto che lo farà diventare il re della tv italiana: acquista Telemilano. Da qui ha origine Fininvest, che poi si trasformerà nell'attuale Mediaset. Il suo per molto tempo rimane l'unico contraltare vero commerciale alla tv pubblica targata Rai. 

Il Milan

 Quella del 10 febbraio 1986 è una data storica per tutti i tifosi del Milan passati, presenti e futuri: quel giorno Silvio Berlusconi diventa proprietario della società calcistica rossonera salvandola di fatto dai debiti e proiettandola nel giro di poco tempo nell'Olimpo del calcio mondiale. 

La politica

La fine degli anni Ottanta porta con sè numerosi strascichi, compresi quelli della caduta del Muro di Berlino. Inizia l'inchiesta Mani Pulite, che lascia di fatto un vuoto enorme nella politica italiana. Ed è qui che si inserisce l'ambizione dell'imprenditore di Arcore: diventare Presidente del Consiglio, ovvero l'uomo politicamente più decisivo e potente d'Italia. "Scendo in campo": con questo slogan, Silvio Berlusconi si candida alle Politiche con il neonato movimento di Forza Italia. E realizza una vera impresa: un uomo d'industria, non un politico di professione, arriva ai vertici dello Stato italiano. La favola però dura ben poco: a fine 1994, neanche due anni dopo l'elezione, Berlusconi dà le dimissioni per il ritiro dell'appoggio della Lega al suo Governo. Nel 1996 ci riprova, ma stavolta perde alle urne con Prodi. Nel 2001 Forza Italia e il centrodestra trionfano. Nel 2006 altra sconfitta subita da Prodi e nel 2008 il ritorno alla guida del Paese. Stavolta non completerà la legislatura: è il 2011, in un'Italia travolta dalla crisi economica e un governo scosso dalla crisi politica decide di lasciare.

Gli amici storici

Fedele Confalonieri da una parte e Adriano Galliani dall'altra: sono loro i due principali collaboratori di Silvio Berlusconi nel corso degli anni. In quella che oggi si chiama Mediaset il primo, nel calcio al Milan e poi al Monza il secondo. A loro il Cavaliere ha delegato molte responsabilità, mantenendo però una visione completa su tutto. 

Gli scandali

Dalle feste nella villa di Arcore, con tanto di bunga bunga con alcune donne ingaggiate per l'occasione, passando per il divorzio milionario da Veronica Lario, la condanna per frode fiscale e i reati prescritti. Gli anni Duemila sono per il Cavaliere un periodo difficile, in cui molte sono le sue apparizioni - ma soprattutto le sue non apparizioni per impedimenti vari - nelle aule di tribunale.