Corbetta, sigilli all’area ex Siro-Reol: sospetti sulla bonifica

Sotto sequestro dopo i controlli ai mezzi e al materiale trasportato. Il sindaco: riscontrata una situazione grave dal punto di vista ambientale

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di Giovanni Chiodini

La polizia locale è intervenuta venerdì in via Fogazzaro mettendo, al termine dell’operazione, i sigilli ai cancelli di accesso all’area ex Siro-Reol. L’operazione è stata condotta congiuntamente ai tecnici dell’Ufficio Ambiente del Comune, di Arpa Lombardia e di Città Metropolitana. Operazione che conclude una settimana di indagini e approfonditi controlli costanti sui mezzi che entravano ed uscivano dai cancelli del sito produttivo dopo che da poche settimane era ripresa l’attività all’interno dello stesso, le persone che erano alla guida e il tipo di materiale trasportato. Attività che avrebbe dovuto essere esclusivamente di bonifica dell’area, come prescritto dalle autorizzazioni in essere. Il sospetto - che dovrà essere confermato dalle indagini della Procura - è che le operazioni non si svolgessero come da autorizzazione.

La Siro era un’azienda che sin dagli anni Sessanta operava nel settore chimico con impianti di raffinazione e rigenerazione di oli minerali esausti situati in località Soriano, lungo la strada che unisce Corbetta a Cisliano. Un impianto non molto distante dalle case e a ridosso del limitare del Parco Sud. Difatti in passato c’erano state diverse segnalazioni da parte dei residenti per le puzze emesse dagli impianti stessi. Ha smesso la sua attività da un decennio e da allora i problemi non si sono più verificati. Nell’area di via Fogazzaro rimanevano comunque stoccati dei contenitori colmi di olio esausto. Da allora si sono succedute diverse proprietà con l’intenzione di riattivare la produzione. L’ultima, la Reol (che opera nel settore dell’immagazzinamento e depositi speciali) ha iniziato da poco ad operare all’interno dell’area ex Siro.

"Le autorizzazioni sono state rilasciate da Città Metropolitana a fronte di precise indicazioni in merito alla prioritaria bonifica del sito" ha spiegato il sindaco Marco Ballarini. "Ora, dopo un’accurata attività di indagine a stretto contatto con la Procura della Repubblica di Milano, è stata riscontrata una situazione estremamente grave, dal punto di vista ecologico-ambientale, che ha necessitato il sequestro immediato dell’intera area. Al momento si attendono ulteriori disposizioni da parte della Procura per mettere ulteriormente in sicurezza l’area e ridurre l’impatto ambientale ed i disagi per i residenti, in attesa che le autorità competenti completino la bonifica dell’area" ha aggiunto. Lo stesso Ballarini ha pubblicamente elogiato le persone che in questi giorni hanno lavorato con competenza e determinazione su questa questione. "Un ringraziamento lo devo a tutti coloro i quali da giorni stanno lavorando con grande abnegazione per la salute dei nostri cittadini", ha detto.

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